Zero Miglia

Indirizzo: Piazza Guglielmo Marconi, 1, Nettuno, Lazio

Telefono: 06/9803030

Sito Web: www.ristorantezeromiglia.it

Dettagli del ristorante:

  • Tipologia: pesce
  • Voto: 6.75
  • Prezzo: antipasti 12/30€, primi 8/20€, secondi 10/25€, dolci 6/7€
  • Chiuso: Lunedì
  • Tavoli all’aperto:
  • Orario di apertura:

Offerte: Ingresso in guida per questa insegna di Nettuno dal nome che è una dichiarazione di intenti: proporre in tavola il pescato locale. La cucina è semplice e mediamente ben fatta, anche se non ci ha convinto appieno per via di alcune preparazioni approssimative e una presentazione degli assaggi di antipasti in un unico piatto che inevitabilmente portava a una commistione di sapori. Lodevole la filosofia alla base del menù Zeromiglia che, per 26 euro, garantisce 6 assaggi di antipasti cotti, 2 assaggi di primi, 2 di secondi e una frittura di totani in condivisione, il tutto realizzato con pesce invenduto nelle aste giornaliere, scelta che permette un tale contenimento dei costi; a pranzo, dal martedì al venerdì, inoltre, c’è una formula a 15 euro che prevede 3 assaggi di antipasti e un primo, altrimenti c’è la possibilità di ordinare à la carte a prezzi comunque corretti. La nostra esperienza è cominciata con un misto di crudi: un buon scampo con carciofo, un carpaccio di pesce spada adagiato su un crostino con sopra dei capperi dall’acescenza eccessiva “trasferita” anche ai “vicini” di piatto, ovvero un ottimo fragolino con pesche e salsa ponzu, un’altrettanto valida marmora con giardiniera, dei freschi gamberi gobbetti e rossi e una tartare di tonno rimasta nel piatto in quanto realizzata con una parte non adatta, ricca di filamenti bianchi poco masticabili. È stata poi la volta degli assaggi dei cotti, tutti molto buoni: gallinella alla siciliana, frittura di triglie, crostino con ragù di totano, spigola con porro e mentuccia, cenerino con scarola e panzanella con tonno. Coreografica la presentazione degli spaghetti con i lupini serviti direttamente in padella, che, però, si sono rivelati discreti al palato e non mantecati a dovere, quindi leggermente slegati; meglio è andata con i fusilli con battuto di pesce spada e pomodorini. Fra i secondi abbiamo assaggiato un buon pagro cotto a dovere, una tracina con panure al limone (impercettibile) e un’eccellente frittura di totani, migliore preparazione di giornata. Chiusura affidata ad un tiramisù servito scomposto con un mini-bricco di caffè da aggiungere a piacere, nel complesso discreto, seguito da un caffè ben estratto ma non particolarmente complesso. Ultima nota, negativa, per il sacchetto del pane davvero mediocre.

Recensioni:

  • Ambiente: Il locale si trova nel centro del paese in un palazzo storico (Palazzo Orsini) ed è giocato in più sale spaziose arredate in modo semplice arricchite dagli alti soffitti a volte. Diversi tavoli sono ospitati nell’ampio dehors.
  • Servizio: Cortese e disponibile in tutti i componenti, mostra però livelli di competenza sperequati, con un cameriere in particolare davvero preparato ed altri decisamente meno.
  • Cantina: La lista dei vini è sufficientemente estesa e presenta ricarichi corretti, anche se in buona parte composta da etichette scontate fra cui risaltano alcune buone bottiglie. Lodevole la presenza di diverse mezze bottiglie, mentre per la proposta al calice occorre rivolgersi al personale che la illustrerà a voce.
  • Olio: Alla richiesta di olio ci siamo visti recapitare un improponibile prodotto in bustine monouso. Fatta notare la cosa, ci è stata portata, così come in altri tavoli, una bottiglia a norma di un olio EVO monovarietale Itrana della provincia di Latina.
  • Glutine:

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