Trecca – cucina di mercato
Indirizzo: Via Alessandro Severo, 222, Roma, Lazio
Telefono: 06/88650867
Dettagli del ristorante:
- Tipologia: romana
- Voto: 7.75
- Prezzo: antipasti 6/14€, primi 12/15€, secondi 14/18€, dolci 6/7€
- Chiuso: Domenica sera, Lunedì in Inverno; Domenica in Estate
- Tavoli all’aperto: sì
- Orario di apertura:
Offerte: Questa bella osteria popolare è nata con uno slogan significativo: “da Trecca se magna forte”. A distanza di qualche anno, possiamo dire che mai motto fu più azzeccato: nel locale dei fratelli Trecastelli la cucina romanesca di tradizione ha trovato interpreti d’eccezione e un menù “forte” sul serio, dal quale è davvero faticoso scegliere i piatti migliori. Certo, occorre anche amare i gusti decisi di alcune preparazioni tipiche, specie quelle che utilizzano il quinto quarto, ma la mano in cucina è leggera nei condimenti, attenta alle cotture e rispettosa dei prodotti: lo abbiamo ben constatato nel percorso della nostra serata che ci ha indotto a un incremento nel voto. Carta delle vivande, dicevamo, di impronta capitolina con utilizzo di carni e frattaglie d’ogni tipo e di diversi animali, preparate in ricette che non lasciano, per fortuna, grande spazio all’innovazione; oltre alle citate carni e ai più classici primi non mancano portate di verdura, con meritorio utilizzo di ingredienti stagionali. La nostra cena è iniziata tra orto e cortile, con un carciofo alla romana poi arrostito (squisito), eccellenti finocchi gratinati con pecorino e una pajatina ai ferri che ci ha lasciato senza fiato per la bontà. A seguire, bucatini all’amatriciana serviti nell’insalatiera – ottimi per cottura e condimento – e una “monumentale” pasta e ceci dall’inebriante profumo di rosmarino; sorprendenti le fettuccine “a scortichino” con un sugo bianco di abbacchio, pollo e le loro interiora: intensità ed equilibrio per un boccone davvero prelibato. Tra i secondi, succulente animelle alleggerite dalla cottura con foglie di limone a rinfrescare il piatto e un’impeccabile coda alla vaccinara, dal sugo particolarmente invitante. In chiusura tre dolci che ci hanno convinto di meno: sempre buoni i profiterole, ordinaria la crostata ricotta e visciole, decisamente salato il caramello che guarniva la panna cotta. Caffè di buona estrazione ma non molto aromatico.
Recensioni:
- Ambiente: Una grande sala old stile, purtroppo un po’ rumorosa, accoglie gli ospiti con piccoli tavolini in legno e apparecchiatura tipica del mood osteria moderna: marmo nudo, vecchi ma graziosi piatti scompagnati, bicchieri importanti. Qualche tavolino all’esterno è disponibile durante la bella stagione.
- Servizio: La sala è gestita con solida professionalità dal simpatico Diego Donati, che controlla attento il servizio anche mentre racconta preparazioni, ingredienti e vini. Un vero oste a tutto tondo.
- Cantina: Uno dei punti di forza del locale, incentrata sulle produzioni naturali, alcune davvero di nicchia. Con un costo accettabile è possibile assaggiare vini di qualità e provare accostamenti insoliti ma vincenti. Interessante il servizio alla mescita.
- Olio: A richiesta ci è stato servito un olio EVO umbro, blend di Moraiolo, Leccino e Frantoio nella bottiglia a norma.
- Glutine:
Consigliato: 1