Trattoria L’Avvolgibile

Indirizzo: Circonvallazione Appia, 56, Roma, Lazio

Telefono: 06/50695104

Sito Web: www.trattoriapopolareavvolgibile.it

Dettagli del ristorante:

  • Tipologia: romana
  • Voto: 6.5
  • Prezzo: antipasti 4/12€, primi 8/12€, secondi 15/18€, dolci 7€
  • Chiuso: Domenica sera; Lunedì; a pranzo da Martedì a Venerdì
  • Tavoli all’aperto:
  • Orario di apertura:

Offerte: Poco resta all’Avvolgibile dei fulgori dell’esordio, se non un’onesta cucina da trattoria di quartiere di quelle in cui è possibile rimediare una cena quando non si ha tempo o voglia di mettersi ai fornelli. Le portate previste dalla carta sono tutte di tradizionalissima impronta capitolina, con la possibilità di scegliere anche qualche pietanza di pesce, ma la realizzazione dei piatti si presenta a volte distratta e non priva di difetti (da qui il nostro ridimensionamento di voto). Oltre alle proposte in carta, quotidianamente una lavagnetta riporta diversi fuori menù sempre nel solco della “romanità”. Altalenante l’avvio della nostra cena con il carciofo alla giudia “grondante” olio, la mozzarella in carrozza molto asciutta e “scura” nella colorazione della frittura, e le polpette di coda alla vaccinara gustose ma dalla consistenza troppo morbida. Buoni invece i primi, con gli ottimi spaghetti alla carbonara – ben al dente e con la crema d’uovo fluida al punto giusto – che abbiamo preferito alle pur invoglianti mezzemaniche al sugo di coda, con il condimento blando al palato. Di buon sapore il filetto di orata in crosta di patate, anch’esse molto abbrustolite, e la cicoria ripassata giustamente piccante; deludente l’abbacchio al forno, dalle carni stoppose e dal sugo troppo lento, mentre le patate in accompagnamento risultavano affogate nell’olio. Una discreta torta di ricotta e visciole ha chiuso in dolcezza la nostra serata. Caffè preparato con la moka.

Recensioni:

  • Ambiente: L’atmosfera da “trattoria popolare” c’è tutta, forse anche in eccesso. Nella sala principale si concentra il grosso dei tavoli, abbastanza addossati, con tovagliette di carta e stoviglieria adatta al contesto. A sala piena la rumorosità del locale è abbastanza sostenuta, rendendo difficile la conversazione.
  • Servizio: La cortesia non manca anche se l’empatia non è ai massimi livelli.
  • Cantina: La carta dei vini, dai ricarichi equi, è alquanto ridotta nelle referenze e per lo più confinata nelle classiche etichette laziali e nazionali di note aziende produttrici; totale assenza di bottiglie bio-natur. Offerta alla mescita limitata al “vino della casa”.
  • Olio: A richiesta, ci viene portata al tavolo un’ampollina non a norma, con dell’olio presentato come EVO che però non abbiamo potuto identificare.
  • Glutine:

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