Terramadre
Indirizzo: Via del Baluardo, 7, Nettuno, Lazio
Telefono: 06/55135169
Sito Web: www.terramadrenettuno.com
Dettagli del ristorante:
- Tipologia: creativa
- Voto: 7.5
- Prezzo: menù degustazione 65€, antipasti 14/17€, primi 16/21€, secondi 21/23€, dolci 10€
- Chiuso: Martedì; a pranzo tranne la Domenica
- Tavoli all’aperto: no
- Orario di apertura:
Offerte: Terramadre è il ristorante che non ti aspetti, ubicato proprio nel centro del borgo medievale di Nettuno. Minimalista, raffinato, che non propone esclusivamente cucina di mare, ma anzi è focalizzato a esaltare il territorio con l’utilizzo di materie prime per la maggior parte locali e di piccole o medie realtà artigianali, tradotte in un menù creativo e rispettoso degli ingredienti da cui scegliere alla carta o fra tre percorsi degustazione (di terra, di mare o a mano libera) proposti a 65 euro, a cui è possibile aggiungere, a 35€, l’abbinamento vini assolutamente conveniente e convincente. Avendo scelto di affidarci allo chef, abbiamo iniziato con un benvenuto composto da una particolare panzanella scomposta abbinata a degli shot di anguria, cui è seguita una tartare di bufalo di qualità eccellente ben abbinata ad edamame, un’aromatica salsa cren e tuorlo d’uovo marinato in un gradevole equilibrio di sapori, mentre abbiamo trovato meno equilibrato il piatto a base di mazzancolle guarnite con rucola e mandorle accompagnate da una salsa leggermente piccante dosata in maniera troppo abbondante, tanto da coprire il gusto dei crostacei. Più equilibrato il calamaro scottato alla perfezione proposto con salsa verde, fagiolini, ventricina piccante e panna acida, nell’insieme fresco e stuzzicante. Entrambi soddisfacenti i primi: il risotto con sommacco, midollo e manzo, mantecato alla perfezione e con la scia fresca e sapida della spezia che ha valorizzato la freschezza del manzo appena scottato; i paccheri (dalla cottura troppo al dente) con un avvolgente sugo di scampi e un tocco di liquirizia a solleticare il palato. Appagante anche il galletto coperto da un setoso e saporito fondo bruno al pimenton, abbinato con scarola dal sapore vegetale appena amaricante e un’aggiunta di ’nduja, perfetti per smorzare la morbidezza del piatto. Golosa, senza essere troppo dolce, la dacquoise al cocco con albicocca e vaniglia, seguita da una tazzina di caffè profumato e di buona estrazione.
Recensioni:
- Ambiente: Arredamento caratterizzato da toni scuri ed elementi eleganti senza risultare eccessivamente formale, anzi accogliente e piacevole, con la parete colma di interessanti bottiglie a disposizione che attira naturalmente lo sguardo dei clienti. La cucina è parzialmente a vista.
- Servizio: Presente e preparato, anche troppo solerte sul finire della cena quando diventa quasi sbrigativo, pur rimanendo sempre gentile.
- Cantina: La carta dei vini meriterebbe un premio a sé per l’originalità e l’accuratezza con cui è costruita, restituendo uno spaccato della variegata produzione della nostra Penisola con etichette non banali, molte delle quali disponibili anche in mescita. Plauso pure all’ottimo sommelier (uno dei proprietari) che spiega le scelte in carta con evidente trasporto e grande professionalità.
- Olio: Con il cestino del pane viene servito di prassi un olio EVO della provincia di Latina, monovarietale Itrana, versato nella ciotolina già sul tavolo da una bottiglia a norma.
- Glutine:
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