Sora Maria e Arcangelo
Indirizzo: Via Roma, 45, Olevano Romano, Lazio
Telefono: 06/9564043
Sito Web: www.soramariaearcangelo.com
Dettagli del ristorante:
- Tipologia: tradizionale
- Voto: 8.25
- Prezzo: antipasti 13/18€, primi 14/16€, secondi 20/22€, dolci 9€
- Chiuso: Lunedi e Mercoledì. A cena Martedi e Domenica
- Tavoli all’aperto: sì
- Orario di apertura:
Offerte: È con tutta probabilità il miglior ristorante della regione in fatto di preparazioni che valorizzano le tradizioni del territorio e le sue materie prime. Alla guida c’è Giovanni Milana, sempre presente in cucina in occasione delle nostre visite, bravissimo a “giocare” con le stagioni tirando fuori il meglio da ogni ingrediente. Da un ampio menù, a cui si aggiunge una corposa proposta fuori carta, abbiamo assaggiato tanti piatti, tutti di ottimo livello, a partire dal gradito e sostanzioso benvenuto, delle polpette di polenta. Deliziosa la pancia di Angus “Biancostato” marinato e affumicato al legno di ciliegio servita con crudo di carciofi e maionese al pecorino, così come impeccabile abbiamo trovato il midollo di Angus gratinato con la battuta della sua noce alla ’nduja di Spilinga ed erba noce. Imperdibile il fritto alla romana composto da cervelletti di vitella, animelle e carciofi con maionese al limone, strepitoso lo spiedino di cuoricini di pollo al BBQ glassati alla salsa teriyaki e cipolla all’agrodolce. Più delicati, ma sempre di ottimo livello, il maritozzo al cacao farcito di coda alla vaccinara con sedano croccante e pecorino e la terrina di nervetti di vitellone con mostarda, salsa verde e giardiniera. Menzione particolare, e chiudiamo con gli antipasti, per l’eccellente frittata con borragine, asparagi selvatici, insalata di misticanze selvatiche, aglio orsino e alici del Cantabrico. Signature dish del ristorante è però un primo piatto, i mitici cannelloni della Sora Maria ripieni al pasticcio di vitellone, gratinati al sugo di pomodoro e fior di latte artigianale mozzato a mano. Di pari livello le mafaldone al ragù di pecora brada, besciamella di pecorino e maggiorana, buono pure il risotto carnaroli all’ortica, robiolina di Ammano, nocciole tostate e fiori selvatici essiccati, solo un filo sciapo. Passando ai secondi si resta su ottimi livelli con la pecora brada razza bergamasca e la sua salsiccia al timo alla brace con stufato di ceci e fondo BBQ, così come il cappello di prete di vitellone, garofolato al Cesanese, la pancia di maiale nero “Pork Belly” arrostita in salsa teriyaki, pak choi e funghi quercetto e la coscia d’oca confit nel suo grasso con carciofo alla giudia e fondente di carote agli agrumi. Degna chiusura con il bignè craquelin alla panna chantilly francese, salsa mou salata e caramello croccante e con la tartella brûlée al mandarino con meringa italiana e sorbetto al mandarino, quest’ultimo piacevolmente amaro, seguiti da due ottimi monorigine, Guatemala e Perù, della torrefazione romana Mondi, scelti da una carta che affianca il classico espresso, comunque buono. Ultime segnalazioni per la presenza di un percorso degustazione di 4 piatti a scelta dal menù a 55€ e per l’indicazione dei fornitori riportata sotto diversi piatti.
Recensioni:
- Ambiente: L’ingresso è posto lungo il corso principale del paese in cui trova spazio pure un dehors. Nella sala al livello stradale ci sono alcuni coperti, ma è scendendo le scale che si accede al ristorante vero e proprio, un susseguirsi di salette arredate in uno stile rustico curato per un mood davvero accogliente.
- Servizio: Preparato, disponibile e alla mano, perfettamente allineato alla tipologia di locale.
- Cantina: Molto completa, con valide etichette da tutta la Penisola e digressioni nel mondo bio natur. Da plauso la correttezza dei ricarichi e la capillarità sui vini del territorio.
- Olio: Su richiesta ci è stato servito un olio EVO del Sud Pontino monovarietale Itrana da una bottiglia a norma.
- Glutine:
Consigliato: 1