Seta

Indirizzo: Via Monte di Pietà, 18, Milano, Lombardia

Telefono: 02/87318897

Sito Web: www.mandarinoriental.com

Dettagli del ristorante:

  • Tipologia: ricercata
  • Voto: 9.5
  • Prezzo: menù degustazione: 230/320, à la carte: 2 portate+dessert 160€, 3 portate+dessert 210€; menù lunch 3 portare 95€
  • Chiuso: Domenica e Lunedì
  • Tavoli all’aperto:
  • Orario di apertura:

Offerte: Siamo nel “cuore” di Milano, nel ristorante gourmet di una catena alberghiera internazionale tra le più prestigiose. In questo contesto, ci sarebbero gli ingredienti per un’esperienza fin troppo snob ed esclusiva, ma la “solida” cucina di Antonio Guida scaccia questi timori e conquista fin dalle prime battute le papille gustative degli avventori. I tre diversi percorsi disponibili, tutti di 7 portate con piatti eventualmente intersecabili à la carte, esprimono bene le idee dello chef che poggiano, saldamente, sull’eccellenza delle materie prime, su impeccabili tecniche di cottura e su un sapiente uso delle spezie. Il menù La Via del Seta, quello da noi scelto, racconta i piatti più significativi della carriera di Antonio Guida, mentre il Qui e Ora rappresenta la ricerca attuale; il terzo menù è dedicato, di volta in volta, a un ingrediente specifico a seconda della stagione (noi abbiamo trovato il tartufo). Con il servizio del pane e gli squisiti grissini sono stati serviti un burro salato e uno aromatizzato all’alga wakame, entrambi deliziosi, come gli amuse bouche arrivati al tavolo prima che avessimo ordinato il vino: il podio se lo aggiudicano la squisita royale di patate con yogurt e acciuga al bergamotto e il divertente uovo di quaglia croccante con alghe e zenzero. Si è poi aperta la vera “sinfonia”, in un crescendo di profumi e sapori: ecco quindi le eccellenti ostriche con patate, friggitelli e salsa allo Champagne e l’astice blu arrosto con bagna cauda, seppia, bisque alla vaniglia e funghi, entrambi da applausi nel preciso bilanciamento gustativo tra sentori di terra e di mare. A seguire, lo storico risotto con lampone e crema di erbe, una carezza aromatica al palato, e gli spaghetti con anemoni di mare, tartare di gambero rosso, limone nero e crema di ravanelli marinati, ottimo piatto dosato sul binomio dolcezza-acidità. L’anguilla laccata al vino rosso con fegato grasso e salsa al rosmarino ha rappresentato, a nostro avviso, il punto di arrivo del climax della serata: bella da vedere, suadente e appagante al palato, dalla texture piena e avvolgente. Di tecnica impeccabile il petto di pollo ficatum con polvere di caffè e patata dolce speziata, una portata comunque non esaltante come le precedenti. La chiusura dolce viene affidata (degnamente) al parfait alla liquirizia con cristalli di foglie di tabacco Kentucky, pera alle spezie e crema al caffè e ai petit four arrivati insieme all’espresso, di buona estrazione e aroma suadente.

Recensioni:

  • Ambiente: Arredi eleganti e sobri accolgono con discrezione gli avventori, subito conquistati dagli ampi spazi e dalla continuità stilistica con il resto dell’importante struttura alberghiera; d’Estate si apre il lussureggiante cortile interno sul quale affaccia la cucina.
  • Servizio: Professionale e adeguato al contesto, con qualche piccola distrazione che ci ha sorpresi.
  • Cantina: Un tablet racchiude la carta dei vini che racconta di una cantina ricchissima delle più importanti produzioni nazionali ed estere, soprattutto francesi. Elevati i ricarichi.
  • Olio: Su richiesta ci è stato servito un olio EVO siciliano, monovarietale Tonda Iblea, versato al tavolo in una ciotolina direttamente dalla bottiglia a norma.
  • Glutine:

Consigliato: 1