Ratanà

Indirizzo: Via Gaetano de Castillia, 28, Milano, Lombardia

Telefono: 02/87128855

Sito Web: www.ratana.it

Dettagli del ristorante:

  • Tipologia: tradizionale
  • Voto: 7.75
  • Prezzo: antipasti 12/22€, primi 22/34€, secondi 24/32€, dolci 8/14€
  • Chiuso: mai
  • Tavoli all’aperto:
  • Orario di apertura:

Offerte: Ai confini della Biblioteca degli Alberi sorge un edificio dei primi del ’900, il quale ospita un locale che, sia nell’aspetto che nella cucina, unisce la tradizione lombarda a un’elegante contemporaneità. Dal 2009 Ratanà si propone come un ristorante di qualità, attento innanzitutto all’eccellenza e alla stagionalità delle materie prime, i cui fornitori sono chiaramente indicati nell’ultima pagina del menù. Per la prova di quest’anno abbiamo deciso di iniziare con un classico della milanesità, ovvero i mondeghilli, gustose polpette di carne dalla frittura asciutta che ben si sposavano con la salsa ajoli allo zafferano; sarebbero state perfette se la granulosità della carne fosse stata meno fine, dando una maggiore consistenza al “morso”. A seguire, abbiamo assaggiato un primo piatto molto equilibrato: i tagliolini freschi al burro di lavarello con lime, erba cipollina e caviale di trota (in luogo del caviale di lavarello che era terminato). I tagliolini – realizzati nel vicino Pastificio Ratanà – erano ben mantecati con il delicato burro di lavarello, mentre il tocco di lime ed erba cipollina aggiungeva una nota di vivacità al piatto; infine, il caviale di trota completava il tutto con una decisa nota salina e marina. Tra i secondi abbiamo optato per l’appariscente e profumatissimo carciofo croccante, servito su un letto di hummus e mayo di ceci, sommacco e battuto di erbe. La complessità del carciofo era perfettamente narrata nel piatto, partendo da un cuore morbido (solo un filino troppo peloso) fino alle punte croccanti. Il vegetale di stagione si abbinava perfettamente all’esotica crema di ceci, che invitava alla scarpetta con il pane fatto in casa altrettanto degno di nota. In chiusura abbiamo scelto un dessert che ci ha fatti volare in Francia: flan parisien, lemon crud, frutti di bosco brinati, panna al limone, ingredienti che creavano un insieme delicato e leggero, per nulla stucchevole. Il caffè, accompagnato con dei biscottini al burro, era leggermente sottoestratto con una crema abbastanza elastica ma senza una particolare aromaticità.

Recensioni:

  • Ambiente: Il locale, raccolto in un edificio tradizionale immerso in un contesto vitale e contemporaneo, è una piacevole scoperta. Gli interni si presentano molto curati, sia negli arredi sia nella mise en place. È presente anche un delizioso dehors nell’area verde.
  • Servizio: Giovane, cortese e premuroso. Il personale di sala non si dimentica mai delle esigenze dei tavoli, senza rendere però l’atmosfera eccessivamente formale e pomposa.
  • Cantina: La carta dei vini è molto ampia, con oltre 600 etichette italiane e straniere: una varietà straordinaria di vini regionali e internazionali, con un’attenzione speciale rivolta ai vitigni autoctoni e alle piccole produzioni, inclusi i vini biologici e naturali. Solo una piccola selezione è degustabile al calice.
  • Olio: In accompagnamento al pane ci è stato servito un olio EVO siciliano DOP Monti Iblei, nella bottiglia a norma.
  • Glutine:

Consigliato: 1