Pastorie

Indirizzo: Via Pesaro, 40, Roma, Lazio

Telefono: 393/9558235

Sito Web: www.pastorie.it

Dettagli del ristorante:

  • Tipologia: abruzzese
  • Voto: 7
  • Prezzo: antipasti 8/22€, primi 13,50/15,50€, secondi 8/24€, dolci 7/9€
  • Chiuso: Lunedì, Domenica sera e gli altri giorni a pranzo
  • Tavoli all’aperto:
  • Orario di apertura:

Offerte: Questo locale si conferma come uno dei migliori ambasciatori a Roma della tradizione gastronomica abruzzese, qui interpretata in chiave moderna. La proposta, infatti, accosta intelligentemente preparazioni tipiche come gli immancabili arrosticini (1,60€ ciascuno con un minimo di 5 pezzi) a piatti meno scontati, magari riscoperti, o a rivisitazioni che tuttavia restituiscono l’essenza di questa tradizione “verace”. La zuppa di origine teramana denominata “virtù”, preparata una volta in occasione del primo di maggio, con brodo di gallina e manzo, verdure miste, asparagi, legumi, maltagliati e la singolare aggiunta di fragole, è proprio uno di questi piatti “veraci”, con esito per certi versi “spiazzante”, fondato su un interessante e originale contrasto tra erbaceo, dolce e sapido. Tra i primi, piacevolmente freschi gli anellini con sugo di pomodoro pera d’Abruzzo, zucchine e ricotta affumicata al ginepro, intensi gli spaghetti aglio e olio con erbe aromatiche, alici del Cantabrico, polveri di peperone di Altino e pan grattato. Decisamente troppo piccanti, invece, gli spaghetti cotti alla brace con concentrato di pomodoro, peraltro penalizzati dalla pasta bruciacchiata, piatto che strizza l’occhio all’incomprensibile popolarità della preparazione barese cui chiaramente si ispira. Tra i secondi, morbidi e saporiti gli arrosticini, sia di carne sia di fegato. Semplicissimo quanto ottimo il galletto alla brace con patate arrosto, accompagnato da maionese con peperone. In chiusura, molto buona la caprese al cioccolato servita con un’ottima panna senza zucchero montata allo sciroppo d’acero, gradevole ma non molto incisiva invece la “pizza dogge”, ossia la zuppa inglese nell’interpretazione comune in molte altre zone del centro Italia di alternare uno strato di bagna all’alchermes e crema pasticcera ad un altro di bagna al caffè con crema al cioccolato. Sottoestratto il caffè.

Recensioni:

  • Ambiente: Pensato per ricordare una stalla e l’ambiente rurale abruzzese, è arredato in modo rustico e spartano, con due grandi tavoli sociali in legno.
  • Servizio: Cortese e alla mano, con il titolare ben disposto a spiegare con orgoglio i prodotti della propria terra di origine.
  • Cantina: Non molto ampia, incentrata soprattutto sull’Abruzzo e su produttori poco noti di vini naturali, con ricarichi corretti.
  • Olio: Su richiesta è stata portata in tavola una bottiglia a norma di olio EVO, monovarietale Toccolana, con data di consumo suggerito però appena trascorsa.
  • Glutine:

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