Particolare Milano

Indirizzo: Via Gerolamo Tiraboschi, 5, Milano, Lombardia

Telefono: 02/47755016

Sito Web: www.particolaremilano.com

Dettagli del ristorante:

  • Tipologia: tradizionale con spunti creativi
  • Voto: 7
  • Prezzo: antipasti 16/20€, primi 20/22€, secondi 26/30€, dolci 9€
  • Chiuso: mai
  • Tavoli all’aperto:
  • Orario di apertura:

Offerte: Ingresso in guida per questo locale aperto sulla tranquilla Via Tiraboschi in zona Porta Romana, dove sarete accolti da uno staff sorridente e da un menù che parte dalla tradizione partenopea (il giovane chef Andrea Cutillo è campano) per poi proporre piatti dall’indole moderatamente creativa. Oltre la scelta à la carte, sono presenti due percorsi degustazione da cinque e da sette portate, rispettivamente a 60 e 75 euro, per i quali abbiamo apprezzato il fatto che non siano obbligatori per tutto il tavolo. Dopo una sfiziosa entrée composta da una nuvola di riso con tartare di manzo condita con olio, sale e lime abbiamo assaggiato la prima portata del nostro percorso, ovvero una tartare di branzino, patata americana affumicata, cipolla in agrodolce e coriandolo, dal sapore complessivo molto delicato, nonostante gli ingredienti utilizzati e con la spezia ben misurata in modo da prevaricare il resto. A seguire, sempre tra gli antipasti, molto buono l’uovo 64°C in crosta di panko, porcini, crema di patate e tartufo nero, con i funghi cotti al punto giusto e presenti, insieme al tartufo, in modo non preponderante ma in un armonico equilibrio. Bell’abbinamento nei gamberi in pastella di pistacchio (impercettibile) con salsa agrodolce di more, bisque e porri, servito con un bell’impiattamento e dalla frittura croccante e leggera. Ben eseguito il risotto al topinambur con gel di limone concentrato, carciofo fritto e crudo di capasanta affumicata, caratterizzato da un buon bilanciamento tra la dolcezza dell’ortaggio e del pesce e l’acidità dell’agrume e dal contrasto di consistenze grazie al carciofo fritto. Meno convincenti i tortelli di baccalà, aglio nero, salsa al prezzemolo, panna e lime, dalla sfoglia ben tirata e cotta al punto giusto e una buona farcia, ma con il condimento in cui gli altri sapori erano poco riconoscibili. Tra i secondi, morbida e gustosa la guancia di manzo con polenta (croccante), sedano rapa e cavolo rosso in agrodolce, dove la carne era cotta perfettamente e il sedano rapa ben bilanciato con il sapore agrodolce del cavolo rosso, mentre la quaglia in tre cotture servita con il suo fondo, coste al burro e lamponi (anch’essi impercettibili) era filologicamente ben fatta ma non particolarmente entusiasmante. Buono ma nulla di particolare, per l’appunto, il “tiramisù Particolare”, che nella pratica si è rivelato un tiramisù scomposto, affiancato da un altro dessert a base di mela cotta con cannella, caramello e ganache di cioccolato bianco, molto delicato e leggero. In chiusura un caffè leggermente sovraestratto ma complessivamente gradevole.

Recensioni:

  • Ambiente: Il punto di forza è sicuramente la location: curata, intima, sui colori del blu e dell’oro, con un bellissimo dehors interno, fruibile anche in inverno grazie a un tendone che viene poi tolto in estate, proprio per dare spazio a un gradevole giardino con luci soffuse che creano un contesto molto piacevole. Apprezzata la musica di sottofondo che fa subito atmosfera.
  • Servizio: Lo staff è molto preparato e professionale, attento ad ogni esigenza e mai indiscreto.
  • Cantina: La carta dei vini è ben strutturata, suddivisa per regioni e tipologia di vino: si spazia tra bollicine, bianchi e rossi sia italiani che stranieri, con molta Francia, ma anche con Austria e Germania; un ampio spazio è dedicato ai vini dolci. Ricarichi giusti e apprezzabile la segnalazione dei vini mancanti tramite l’apposizione di un bollino. Menù a parte per le opzioni alla mescita.
  • Olio: Su richiesta ci è stata portata in tavola una bottiglia a norma di olio EVO siciliano, monovarietale Nocellara del Belice.
  • Glutine:

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