Osteria del Biliardo

Indirizzo: Via Enrico Cialdini, 107, Milano, Lombardia

Telefono: 02/36756256

Sito Web: www.osteriadelbiliardo.com

Dettagli del ristorante:

  • Tipologia: tradizionale
  • Voto: 7
  • Prezzo: antipasti 6/10€, primi 10/11€, secondi 13/14€, dolci 4/5€
  • Chiuso: Domenica e Lunedì
  • Tavoli all’aperto:
  • Orario di apertura:

Offerte: Situata nel quartiere Affori, questa osteria è uno degli ultimi baluardi di un tempo che ormai sembra sparito. Varcata la soglia di quella che un tempo era una cooperativa, ci si ritrova in un ambiente tipico degli anni ’60, con i tre biliardi che hanno dato origine al nome in bella vista nella sala principale accanto ai tavoli dove si mangia. Si respira un’aria nostalgica, dunque, anche se i gestori sono giovani e appassionati, rispettosi di una cucina tradizionale che è sempre più difficile trovare altrove. Alla base della proposta gastronomica c’è un’attenta selezione delle materie prime, alcune ricercate, altre più ruspanti, ma sapientemente combinate, per un risultato complessivo più che valido. Il menù è ristretto, con sfumature di diverse regioni invitanti, presentate con un impiattamento curato. Dopo un buon avvio con un misto di salumi (finocchiona, salame, capocollo e pancetta tesa) e formaggi (erborinato, pannerone lodigiano presidio Slow Food, latteria stagionato, provolone lombardo stagionato, camembert, formadi frant, robiola di capra), abbiamo proseguito con dei tagliolini fatti in casa con asparagi, aringa e pomodorini freschi, nei quali la pasta era del giusto spessore e cotta a puntino, condita da una generosa crema di asparagi che ben si sposava con il gusto affumicato dell’aringa e la dolcezza del pomodorino. Convincente anche il secondo piatto a base di crema di cicerchie con arancia, scarola saltata con uvetta e sgombro gratinato, dall’aspetto cromatico poco invitante, ma dal gusto vincente, in cui la saporita e leggera crema di legumi, valorizzata dalla nota agrumata intensa, ben si abbinava al sapore intenso dello sgombro. Molto buono anche il vitello tonnato, uno dei cavalli di battaglia dell’osteria, dove le fette sottili di carne (rosa al centro) erano adagiate sulla salsa all’antica (senza maionese) e sormontate da (pochi) capperi e qualche pomodorino confit. Ottima chiusura affidata a due dessert: lo strudel di mele con crema al Calvados, servito caldo, dalla sfoglia croccante e per nulla stucchevole, e un gelato di buona consistenza alla mandorla tostata con cannella e Amarula, una crema di liquore sudafricano dal sapore di caramello leggermente fruttato.

Recensioni:

  • Ambiente: I tre biliardi con i porta lampade verdi caratterizzano la sala principale, rendendo l’insieme caldo e accogliente nella sua informalità. Accanto ai tavoli c’è un grande bancone, mentre sul retro un cortile dove si mangia in estate circondato da palazzi.
  • Servizio: Il personale è giovane e dinamico, attento e gentile.
  • Cantina: La cantina di questo locale è tutt’altro che ridotta, con una buona scelta di vini rossi e bianchi, alcuni disponibili anche alla mescita, tutti italiani. In carta sono disponibili pure alcune birre artigianali di un noto birrificio milanese. I ricarichi sono corretti.
  • Olio: Su richiesta ci è stato servito un olio EVO biologico toscano nella bottiglia a norma.
  • Glutine:

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