Materia Prima
Indirizzo: Via Sardegna, 8, Pontinia, Lazio
Telefono: 0773/86391
Sito Web: www.materiaprimapontinia.it
Dettagli del ristorante:
- Tipologia: ricercata
- Voto: 9
- Prezzo: antipasti 32/35€, primi 30/35€, secondi 28/40€, dolci 18€
- Chiuso: Domenica sera; Lunedì; da Martedì a Venerdi a pranzo
- Tavoli all’aperto: no
- Orario di apertura:
Offerte: Fare ristorazione di ricerca in una cittadina di provincia è di certo una cosa non semplice e nel caso di questa insegna è particolarmente meritorio il percorso che l’ha portata ad essere uno dei migliori ristoranti della regione. Che la stoffa c’era lo si intuì già agli inizi dell’avventura, ma è stata stupefacente la crescita, passo dopo passo, per arrivare a una proposta al tempo stesso ricercata e ancorata alla valorizzazione del territorio, in preparazioni in cui la creatività non è mai fine a sé stessa. Un calice di un ottimo metodo classico locale da uve Cesanese, gentilmente offerto, ha introdotto la ricca proposta di pani: prima grissini, crackers accompagnati da melanzana disidratata, poi lingua di pizza con salsa di ciliegie, ciliegie stesse e provola, pagnotta realizzata con farina tipo 1, pantortolo con anice, il tutto affiancato da lardo lavorato a mo’ di porchetta, pomata di pomodoro e ricotta di bufala. Il menù prevede la possibilità di ordinare à la carte oppure di scegliere uno dei tre percorsi degustazione da 3, 5 e 8 portate rispettivamente a 60, 90 e 110 euro. Noi abbiamo scelto l’opzione più completa introdotta da un aperitivo che rarissimamente abbiamo trovato così completo e variegato, anche in ristoranti più blasonati: una serie di circa 10 assaggi ben presentati e tutti ottimi, fra cui spiccavano un eccellente cannolo farcito con genovese di cipolla e cuore di piccione sopra e l’addirittura migliore spiedino di cuore di bufalo e visciole fermentate. Coreografica la presentazione della tartare di manzo affumicata (servita con la cloche da cui fuoriusciva il fumo) con sopra un finto tuorlo ottenuto dalla sferificazione di succo di mango e salsa di soia, un piatto ricco di complessità e con la giusta spinta acida. Impeccabili pure le mazzancolle alla brace affiancate da pane reidratato con acqua di peperoni, pomodori gialli e sorbetto di kiwi, così come abbiamo trovato eccellente il tonno alla pizzaiola da terminare, a gusto del cliente, con origano servito a parte con pane sfogliato per la doverosa scarpetta e un calice di acqua di pomodoro ottenuta per crioestrazione. Ben concepito il risotto con ricci di mare e tè nero affumicato, con l’unico piccolo difetto del cereale un filo troppo cotto. Interessante lo spaghettoro Verrigni terminato al BBQ all’arrabbiata di peperoni e polpa di pompelmo rosa a dare freschezza, con la cottura inevitabilmente non omogenea della pasta a dare consistenza diversa ad ogni morso. Passando ai secondi, ottimo il “pollo come una Ceasar salad”, con la sovracoscia disossata e farcita (piacevole la croccantezza assicurata dai durelli), affiancata da una croccante lattuga condita con gli ingredienti della famosa insalata resi a polvere; buono pure il colombaccio cotto alla brace, con il petto servito con olio di liquirizia, rucola e gelsi e un panino con parte gentile del petto del colombaccio fatta tartare e prosciutto. Un cubo di anguria ripieno di gelato fiordilatte e sopra granita al gin lemon ha introdotto un goloso dolce, forse non adatto, però, a terminare un percorso tanto completo: una pera cotta ripiena di Gorgonzola adagiata su torta basca e a parte un sorbetto al miele a dare freschezza. Curato pure il caffè da scegliere da una carta a cura di Mondi Caffè da cui abbiamo scelto un ottimo Etiopia dalla piacevole acidità, servito in una bella tazzina in porcellana con coperchio, seguito da una sfiziosa piccola pasticceria.
Recensioni:
- Ambiente: Colori scuri, linee squadrate in omaggio all’architettura della cittadina, giusta illuminazione. Ne risulta un contesto elegante ma non pesante, declinato in più salette. Se si è da soli consigliamo il pass affacciato sulla cucina da cui osservare la splendida organizzazione della brigata guidata da Fabio Verrelli D’Amico.
- Servizio: Difficile chiedere di più anche su questo aspetto: tutto al femminile e coordinato da Sara Checchelani, risulta molto competente, preciso e disponibile, senza essere impostato.
- Cantina: Da applauso! La carta inizia con un’ampia proposta al calice che prevede pure etichette di pregio gestite con il sistema Coravin, per poi aprirsi su una vasta scelta di etichette di nicchia selezionate con grande competenza: condivisibile l’attenzione riservata al Lazio, così come lo spaziare senza pregiudizi nel mondo bio natur con nutrita presenza estera. Da encomio i ricarichi, decisamente modesti visto il livello di ristorazione proposto.
- Olio: Su richiesta è stato riempito al tavolo un piattino con un olio EVO bio Colline Pontine DOP, monovarietale Itrana, da una bottiglia a norma.
- Glutine:
Consigliato: 1