Latteria

Indirizzo: Vicolo della Scala, 1, Roma, Lazio

Telefono: 06/58332008

Sito Web:

Dettagli del ristorante:

  • Tipologia: enoteca con cucina
  • Voto: 7.25
  • Prezzo: bruschette 6,50/7,50€, formaggi 9/18€, salumi 8,50/16€, piatti 9/16€, dolci 6/7€
  • Chiuso: mai
  • Tavoli all’aperto:
  • Orario di apertura:

Offerte: Passo in avanti per questo locale di Trastevere, che dista anni luce dai tanti posti “acchiappaturisti” che operano nello storico quartiere. Qui l’offerta è di grandissima qualità, con una lista fornitori – dichiarata in menù – che raccoglie il meglio della produzione capitolina e nazionale. E i risultati si vedono in uno dei qualunque semplici piatti proposti, realizzati sempre secondo la stagione e racchiusi in una carta non complessa, che propone in primis tanti assaggi di materia prima servita al naturale: salumi, formaggi e burrata, pesci affumicati, carni battute al coltello, ecc.. Alla ricchezza degli alimenti si accoppia la ricchezza della cantina (siamo pur sempre in un’enoteca), che permette di soddisfare ogni curiosità. Noi abbiamo iniziato con una squisita bruschetta lonza e fichi, un saporito assaggio di anguilla sarda affumicata e di salmone selvaggio “Sockeye” con pepe rosa e salsa di lampone e zenzero. A seguire, una spettacolare selezione di affettati: lonza, mortadella, lardo, vari salumi (tra cui una salsiccia “da urlo” di produzione umbra) e, in piatto a parte, uno spettacolare prosciutto di mangalitza. Non potevamo, infine, farci mancare una selezione di formaggi di capra. Abbiamo accompagnato il tutto con un’abbondante insalata di pomodori misti con basilico, origano, capperi di Salina e, soprattutto, con lo squisito pane di uno dei migliori forni attualmente a Roma e con il “carasau” proveniente da un panificio artigiano di Dorgali. Per finire, una buona specialità sarda, l’Arantzina (scorzette d’arancia lungamente lavorate e dolcificate al miele), ma niente caffè: la Latteria non lo prevede ed è un peccato.

Recensioni:

  • Ambiente: I vicoli di Trastevere hanno un fascino intramontabile e i tavolini esterni sono sempre richiestissimi ma l’interno, ancorché non particolarmente ampio, trasmette amicizia e calore: sarà per i colori, le luci, i mattoni o gli scaffali che ospitano le bottiglie con divertenti etichette, tipiche dei vini naturali.
  • Servizio: Qualche piccola disfunzione organizzativa notata in passato sembra rientrata, mentre immutata è la competenza su vini e prodotti del titolare Antonio, sardo della Barbagia. La naturale e straordinaria empatia della genovese Barbara fa il resto.
  • Cantina: È una carta dei vini “da paura” quella che si presenta all’appassionato di vini bio-natur: tutte le referenze più famose della Penisola, con interessanti escursioni estere, sono presenti nella lista che, tuttavia, non trascura piccole produzioni. Di valore anche l’offerta alla mescita. Ricarichi nella media.
  • Olio: A richiesta, ci è stato servito in un piattino un olio EVO sardo, in prevalenza di cultivar Bosana, versato da una bottiglia a norma.
  • Glutine:

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