La Quercia

Indirizzo: Piazza della Quercia, 23, Roma, Lazio

Telefono: 06/68300932

Sito Web: www.osterialaquercia.com

Dettagli del ristorante:

  • Tipologia: tradizionale
  • Voto: 7.25
  • Prezzo: antipasti 11/14€, primi 15/20€, secondi 15/22€, dolci 7/8€
  • Chiuso: mai
  • Tavoli all’aperto:
  • Orario di apertura:

Offerte: Se vi trovate a passare da Campo de’ Fiori, con la sua sfilza di ristoranti turistici con i buttadentro, ecco che a pochi passi troverete un’oasi di pace e di buona cucina che vi raccomandiamo caldamente. Situato su Piazza della Quercia da cui trae spunto per il nome e posto proprio di fronte all’elegante Palazzo Spada, questo ristorante si caratterizza per la sua cucina di tradizione che non disdegna, però, qualche felice innovazione, tanto da indurci ad un aumento di voto. Dopo un cestino con vari tipi di pane portato in tavola nell’attesa degli antipasti, abbiamo assaggiato una gustosa trippa fritta che abbiamo trovato asciutta e croccante, a cui abbiamo fatto seguire un’abbondante porzione di spaghetti alla Nerano, una preparazione non sempre facile da trovare a Roma, realizzata con provolone del monaco, zucchine romanesche fritte, menta e parmigiano, con la pasta al dente e il formaggio che creava il giusto amalgama con le verdure. Tra i secondi, molto buona la steccata di Morolo alla piastra (un formaggio affumicato conservato in stecche di legno di faggio), servita con funghi cardoncelli, e gradevole il roastbeef di vacca del parmigiano, rosa e tagliato sottile al punto giusto, accompagnato da zucchine alla scapece, in cui, forse, lo spunto acetico era troppo aggressivo. Deliziosa la tarte au citron con meringhe e crema al limone, seguita da un caffè aromatico di giusta estrazione.

Recensioni:

  • Ambiente: Il ristorante, che conserva il nome di “osteria” come un vezzo ma in realtà non lo è affatto, si trova in un palazzetto ricoperto da edera, con un bel dehors che occupa solo una parte della zona pedonale. All’interno, una successione di salette arredate in legno scuro e bianco, con eleganti tavoli nudi e ben distanziati, tovaglioli di stoffa e buona illuminazione.
  • Servizio: Ci si sente subito ben accolti dalla brigata folta, gentile e prodiga di spiegazioni. A cena, è bene sapere che il servizio è organizzato su due turni, alle 19 e alle 21, il primo ampiamente sufficiente per la cena completa che abbiamo goduto.
  • Cantina: Lista vini discreta con ricarichi leggermente superiori alla norma, compensati da una lista di vini al calice con proposte del giorno. Scelta regionale con alcuni “intrusi” (internazionali) e disponibilità di vini naturali.
  • Olio: Su richiesta ci è stato servito un olio EVO di una azienda della Tuscia, blend di cultivar del territorio viterbese, nella bottiglia a norma.
  • Glutine:

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