Kohaku

Indirizzo: Via Marche, 66, Roma, Lazio

Telefono: 06/45665202

Sito Web: www.kohakurome.com

Dettagli del ristorante:

  • Tipologia: giapponese
  • Voto: 8
  • Prezzo: menù kaiseki: al banco 180€, al tavolo 100€ (10 piatti), 80€ (6 piatti); sushi 8/45€, antipasti 8/35€, tenpura 15/25€, altri piatti 10/75€, dolci 8€
  • Chiuso: Domenica
  • Tavoli all’aperto: no
  • Orario di apertura:

Offerte: Passo in avanti per questo ristorante giapponese situato a poca distanza da Via Veneto che propone una cucina “kaiseki”, un termine che designa nella gastronomia giapponese una forma di pasto tradizionale che include tante piccole portate. Il menù non include solo questa opzione, che può essere vissuta sia al bancone (180€), di fronte allo chef, che al tavolo con due prezzi differenti (100€ per 10 piatti e 80€ per 6 pietanze), ma anche le singole portate divise in antipasti, tenpura, sushi e sashimi, pietanze alla griglia e dolci. Noi abbiamo optato per il kaiseki da 6 portate che si è aperto con un assaggio di un ottimo sake freddo dalla texture morbida e ben bilanciato al gusto, accompagnato da una sfiziosa crocchetta di patate e ricciola con zenzero. La prima portata del percorso era l’abalone con pezzetti di avocado e ikura, in cui la callosità del mollusco ben si sposava con il sapore iodato delle uova di pesce e il gusto quasi neutro del frutto. Un delicato brodo dashi fatto con il katsuobushi accoglieva l’ottima capasanta lavorata come se fosse un fiore, adagiata su degli asparagi scottati e con zeste di limone sulla sommità a dare acidità e note agrumate al tutto. A seguire, Hassun, ovvero un insieme di 4 antipastini a base di involtino di foglie di colza in brodo dashi, tamagoyaki ripiena di anguilla (una sotta di omelette giapponese), croccante di shiso ripieno di paté di fegatini di pollo dal sapore delicato e lievemente dolce, e una fetta di taro imo (patata giapponese) marinata. Lo sgombro marinato e cotto alla griglia, servito con delle patate dolci, era troppo asciutto, mentre il tofu fresco con salsa ponzu, alga e zenzero è risultato davvero gustoso. La selezione di sushi era composta da 5 nigiri a base di salmone, ricciola, tonno, gamberi crudi e anguilla, con il riso perfettamente cotto e non colloso, condito con la giusta dose di wasabi e con il pesce freschissimo e dal taglio perfetto. Prima del dessert abbiamo gustato anche una corroborante zuppa di miso con alghe, tofu e negi, per poi assaporare la gelatina di yuzu in cui erano “intrappolati” degli acini d’uva, alla lunga monocorde. Meglio è andata con i dolcetti serviti insieme al tè tostato a base di gelatina al mango, biscottino al sesamo e un goloso cioccolatino fondente al wasabi.

Recensioni:

  • Ambiente: Arredi eleganti e colori armonici per le sale di questo locale che si sviluppa in due zone: una con il bancone dove si assiste al lavoro del maestro di sushi, e l’altra più convenzionale con tavoli ben dimensionati e apparecchiati con rigore minimalista.
  • Servizio: Cortese, preciso ma con un tono di voce fin troppo sommesso, tanto che spesso si fatica a capire la spiegazione dei piatti.
  • Cantina: La lista delle bevande include una valida selezione di sake, shochu, birre artigianali, tè e qualche vino italiano. Ricarichi medio-alti.
  • Olio:
  • Glutine:

Consigliato: 1