Gli Esploratori

Indirizzo: Via Trionfale, 88, Roma, Lazio

Telefono: 345/7197647

Sito Web: www.gliesploratori.it

Dettagli del ristorante:

  • Tipologia: tradizionale
  • Voto: 6.75
  • Prezzo: antipasti 13/15€, primi 13/17€, secondi 17/18€, dolci 7/9€
  • Chiuso: Lunedì
  • Tavoli all’aperto: no
  • Orario di apertura:

Offerte: Fa il suo ingresso in guida questo bel locale la cui proposta è incentrata sul trinomio vino, cibo e libri, nato nel 2020 da tre soci di Edizioni e/o. I libri non solo danno colore e calore all’ambiente, ma sono parte dell’offerta con presentazioni e incontri letterari e, volendo, possono pure essere acquistati o sfogliati durante i pasti. La nostra valutazione, però, è sulla cucina che abbiamo trovato non pienamente centrata, con alcuni spunti interessanti ed alcuni inciampi non di poco conto. La partenza ha fatto ben sperare grazie alle deliziose polpettine di verdure su crema di patate e chutney di peperoni rossi e ai più incisivi fegatini biscottati con gel di pomodoro e formaggio morbido alle erbe. Deciso il calo con i due primi provati, delle mezze maniche alla carbonara dal condimento liquido che colava ad ogni forchettata (correttamente non sono state inserite nel conto) e delle linguine burro, alici, aneto (impercettibile) e mollica croccante, dal buon condimento ma troppo in là di cottura. Si risale con l’ottima guancia di manzo cotta a bassa temperatura con crema di carote arrosto e scarola al burro e con il filetto di orata scottato (bene) con crema di sedano rapa, gel di cipolla rossa ed edamame che abbiamo accompagnato con il buon pak-choi ripassato al sesamo. In conclusione, una golosa pera caramellata servita con crema di ricotta e croccante di arachidi e un gelato al parmigiano, che ci saremmo aspettati più incisivo, con riduzione di balsamico e composta di fichi, seguiti da un pessimo espresso, sottoestratto e privo di complessità.

Recensioni:

  • Ambiente: Punto di forza del locale. Si mangia in una libreria, con tanti titoli sugli scaffali inframezzati da bottiglie di vino a dare calore alle due sale, con le calde luci a fare il loro dovere. Belli i tavoli in legno lasciati nudi dalla corretta mise en place.
  • Servizio: Cortese e disponibile.
  • Cantina: Non estesa ma ben concepita la carta dei vini, che si muove anche fuori dalla Penisola fra cantine di nicchia, anche del mondo bio-natur, affiancate a qualche nome noto che ci saremmo risparmiati. Corretti i ricarichi.
  • Olio: Alla richiesta di olio è giunta in tavola un’oliera trasparente e non etichettata, che oltre ad essere non a norma era colma di un olio difettato.
  • Glutine:

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