F.lli Bruzzone

Indirizzo: Via Maria Vittoria, 34/A, Torino, Piemonte

Telefono: 011/7633447

Sito Web: www.fratellibruzzone.com

Dettagli del ristorante:

  • Tipologia: piemontese
  • Voto: 7.25
  • Prezzo: antipasti 8/14€, primi 16/20€, secondi 16/18€, dolci 6/8€
  • Chiuso: Domenica e Lunedì. A cena Martedì e Mercoledì
  • Tavoli all’aperto:
  • Orario di apertura:

Offerte: Questo locale inizia la sua storia una decina di anni fa come gastronomia con tavolini, diventando subito celebre per i suoi agnolotti gobbi dal ripieno corposo. Con il passare del tempo si è abbellito e si è trasformato in un vero e proprio ristorante, tanto che oggi la pasta fresca non può più essere acquistata per l’asporto viste le esigenze della cucina. I due fratelli e le ricette di famiglia sono i pilastri di questo successo, con una carta snella composta da 7 antipasti, 3 primi e 3 secondi. Per la nostra prova abbiamo scelto di iniziare con un classico senza tempo della gastronomia piemontese, ovvero l’insalata russa, preparata con la giusta dose di maionese, le verdure croccanti e con un buon guizzo d’aceto, in cui l’unico appunto è per la temperatura di servizio troppo fredda. Meno riuscito il secondo antipasto scelto, un fujot (tipico recipiente con l’alloggiamento per la candelina a scaldarne il contenuto) di cipolla bionda in foglie, cotta al forno con (poca) fonduta di blue, dal gusto molto blando nonostante gli ingredienti facessero immaginare il contrario. Ottimi, invece, gli agnolotti con un generoso e saporito ripieno, la sfoglia non troppo fine e un buon “morso” complessivo, conditi semplicemente con burro e salvia proprio per esaltare la farcia. Ben realizzato anche il coniglio con olive taggiasche, dalle carni morbide e ben condite e un sughetto che richiamava la scarpetta. Chiusura deliziosa con il classico bonet, dalla consistenza liscia e il giusto equilibrio tra cacao e amaretti, seguito da un caffè lievemente sottoestratto ma dall’aroma gradevole.

Recensioni:

  • Ambiente: Il locale è caratterizzato dai soffitti a volta in mattoni e colori ben studiati, con alternanza di ocra e grigio-azzurro. I tavolini sono ben distanziati e posizionati nella sala d’ingresso, più grande, e in una saletta secondaria nella quale si trovava il nostro, invero dalla seduta piuttosto scomoda in quanto aveva una cornice di boiserie come schienale, unico tavolo così sfortunato del locale.
  • Servizio: Attento e sorridente.
  • Cantina: La carta dei vini non è molto estesa, parla piemontese e francese e include alcune proposte non banali e di piccole cantine. C’è la possibilità di ordinare al calice da una selezione di 5 o 6 vini che vengono presentati dal personale a voce e che cambiano di frequente.
  • Olio: Su richiesta ci è stata portata al tavolo una bottiglia a norma di olio EVO toscano, blend di Leccino e Pendolino.
  • Glutine:

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