Dolia

Indirizzo: Piazza Conca, 22, Gaeta, Lazio

Telefono: 0771/65129

Sito Web: www.doliagaeta.it

Dettagli del ristorante:

  • Tipologia: ricercata
  • Voto: 7.5
  • Prezzo: antipasti 20/25€, primi 25/30€, secondi 27/30€, dolci 12/15€
  • Chiuso: Martedì e Mercoledì
  • Tavoli all’aperto:
  • Orario di apertura:

Offerte: Cambio di chef alla fine del 2023 per questo locale, ora guidato ai fornelli da Mirko Cairone, che ha portato nella splendida Gaeta vecchia una cucina di ricerca, quest’anno, a nostro avviso, meno centrata che in passato. La si può provare ordinando à la carte oppure optando per uno dei tre percorsi degustazione da 3, 5 e 7 portate rispettivamente a 45, 75 e 90 euro. Accolti da tre sfiziosi appetizer a base di verdure – insalata di peperoni e gazpacho, zucchine alla scapece con aceto di albicocche e melanzane affumicate – e da del buon pane a lievitazione naturale con pomodori e capperi e dei grissini all’aglio orsino serviti con ricotta di bufala mantecata con la nigella, abbiamo dato il via alla nostra esperienza con una tartare di tonno proposta con crema pasticcera alla soia e fragole di Terracina che non ci ha convinto in quanto la crema tendeva a “pasticciare” l’insieme che mancava di uno spunto acido. Si sale di livello con la tempura di tonno, polpo e ricciola serviti con una bouillabaisse resa a spuma, e con le linguine aglio, olio e peperoncino arricchite da bottarga di ricciola e salsa di prezzemolo, in cui la nota piccante era dosata con maestria e l’apporto della bottarga percepibile ma non prevaricante. Peggio è andata con l’altro primo, il risotto con calamari, cedro (impercettibile) e peperoni di Pontecorvo, con il cereale troppo cotto e dal sapore monocorde, anche in questo caso per la mancanza di una componente acida a ravvivare l’insieme. Fra i secondi, se abbiamo trovato ben eseguito ma piuttosto banale il tataki di bonito con zucchine alla scapece e fico caramellato alla liquirizia, di tutt’altro passo era la ricciola cotta al vapore servita con melanzana affumicata e pomodoro al miele di eucalipto, con il pesce cotto alla perfezione e un grande equilibrio complessivo. Un pan di Spagna con crema chantilly, fragole e zeste di limone servito come predessert (gustoso, ma non adatto a preparare il palato al dolce), ha introdotto una non dichiarata e soprattutto non riuscita rivisitazione della crème brûlée servita a mo’ di zuppetta eccessivamente dolce con a parte dei cioccolatini fondenti, nocciola e gianduia di cui non abbiamo capito il senso (li avremmo visti bene come piccola pasticceria finale, invece assente). In chiusura un espresso ben eseguito e di buona persistenza.

Recensioni:

  • Ambiente: Piacevole sia nello spazio esterno affacciato sulla bella piazzetta che nell’elegante interno, con tavoli in legno lasciati nudi dalla curata mise en place. Gradevole la musica di sottofondo.
  • Servizio: Curato in prima persona dalla proprietaria, risulta perfetto nei tempi e molto preparato anche sul fronte vino, e non poteva essere altrimenti dato che è socia della cantina Fra i monti di Terelle (FR).
  • Cantina: Dedicata al mondo bio natur, la carta dei vini consultabile su tablet è da intenditori, con tante etichette di nicchia, purtroppo riportate senza indicazione dell’annata, ricaricate in modo corretto. Da apprezzare la disponibilità ad aprire vini per la mescita in base alle richieste del cliente.
  • Olio: Insieme al pane viene riempita una ciotolina con un olio EVO di Itri (LT), monovarietale Itrana, da una bottiglia a norma.
  • Glutine:

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