Dieci
Indirizzo: Via Tortolini, 3/A, Nepi, Lazio
Telefono: 0761/770885
Dettagli del ristorante:
- Tipologia: creativa
- Voto: 8.25
- Prezzo: antipasti 16/18€, primi 18/20€, secondi 24/26€, dolci 10/12€, menù degustazione 60€
- Chiuso: Mercoledì
- Tavoli all’aperto: no
- Orario di apertura:
Offerte: All’interno del borgo di Nepi, davanti alle rovine del Castello dei Borgia, si trova l’intimo ristorante di Jordan Giusti, giovane chef che dimostra di avere idee chiare e mano sicura in cucina. I suoi piatti partono dalla semplicità delle materie prime locali che vengono lavorate per esaltarne le qualità e il gusto, senza mai esagerare o cedere a facili sovrapposizioni di sapori e ingredienti. Il percorso da cinque portate a cura dello chef è probabilmente il miglior modo per conoscere la sua cucina ed è quello che abbiamo provato noi, iniziando con un gradevole appetizer di benvenuto costituito da baccalà mantecato con croccanti lenticchie di Onano essiccate e alloro in polvere affiancato da una bollicina e da grissini e pane fatto in casa con tre farine e lievito madre. Gustoso l’antipasto a base di cavolfiore brasato adagiato su una terra realizzata con noci in pasta e verdure essiccate con pan grattato, arricchito da tuorlo d’uovo pastorizzato, il tutto condito con mosto cotto. Molto buoni entrambi i primi piatti provati: il risotto carnaroli con zafferano di Nepi, formaggio semi stagionato vaccino ed erbe essiccate, perfetto per cottura del riso e per il sapore equilibrato e suadente, e lo spaghettoro Verrigni con cipolla bianca di Nepi stufata e parmigiano stagionato ventiquattro mesi nella mantecatura, un piatto avvolgente e dalla lunga persistenza al palato. Passando al secondo, cottura succosa e perfetta per l’anguilla, prima cotta al vapore e poi terminata in padella con salsa teriyaki, accompagnata da porro in vellutata e brasato e da pompelmo fresco, un piatto saporito e giustamente sapido nel quale l’agrume aiutava a pulire il palato. Chiusura in dolcezza con la panna cotta alla vaniglia Bourbon con composta al mango, salsa alla menta e crumble al peperoncino, un ottimo dessert a cui abbiamo fatto seguire un buon caffè solo leggermente sovraestratto affiancato da due petit four, una meringa con sale di Cervia e miele e una gelatina alla mela.
Recensioni:
- Ambiente: Superato il portone che nasconde il locale si entra nell’unica sala con pochi coperti ma complessivamente accogliente e ben arredata, con boiserie blu e pareti bianche e una mise en place minimale e senza tovaglia.
- Servizio: Affabile e professionale.
- Cantina: Una lista dei vini studiata che contiene poche etichette ma ben selezionate e (per fortuna) poco note, ben descritte e ricaricate in modo equo. Disponibile una proposta al calice e abbinamenti al menù da 3 o da 5 calici, rispettivamente a 15€ e 25€.
- Olio: Fra i tre oli EVO presenti, due locali e uno siciliano, tutti e tre nelle bottiglie a norma, ci è stato fatto assaggiare un monovarietale Caninese della Tuscia.
- Glutine:
Consigliato: 1