Da Benito e Gilberto al Falco
Indirizzo: Via del Falco, 19, Roma, Lazio
Telefono: 06/6867769
Sito Web: www.benitoegilberto.it
Dettagli del ristorante:
- Tipologia: pesce
- Voto: 7.25
- Prezzo: antipasti 5/18€, primi 15/24€, secondi 20/35€, dolci 7€
- Chiuso: Domenica e Lunedì
- Tavoli all’aperto: sì
- Orario di apertura:
Offerte: Dopo mezzo secolo di attività, questa osteria di mare a due passi da San Pietro si è rinnovata nella forma, con una rinfrescata che ha reso l’ambiente decisamente più accogliente, ma non nella sostanza. E questo è un bene per i tanti aficionados che l’hanno eletta a luogo del cuore dove consumare un pasto a base di pesce fresco lavorato in modo estremamente tradizionale e rispettoso dell’ottima materia prima. Un foglio A4 racconta una proposta che prevede diversi crudi e pure un percorso degustazione da 6 portate a 80 euro (5 in più dello scorso anno). Accolti dal solito, goloso burro da spalmare su un pane non all’altezza, abbiamo dato il via alla nostra cena con un piatto di crudi, tutti ottimi ad eccezione dei gamberi che non ci hanno impressionato per la freschezza della materia prima: impeccabili i carpacci di salmone e di orata da arricchire con il sale Maldon servito a parte, così come la carnosa tartare di spigola. Fra gli antipasti caldi abbiamo scelto le alici fritte, asciutte e croccanti, e gli sfiziosi calamaretti saltati con menta proposti a mo’ di tortino. Fra i primi è “obbligatorio” provare la pasta e fagioli ai frutti di mare, signature dish del ristorante, con i legumi giustamente croccanti e un amalgama perfetta, con un finale piccante dosato con maestria; non da meno i tagliolini alla pescatora con calamaretti, gamberi e vongole tutti sgusciati a comporre un condimento che richiama la scarpetta. Ottima, pure l’interpretazione della catalana, con la cipolla lavorata con competenza e una buona quantità di pesce, nel nostro caso gamberi, ma è disponibile pure con scampi e astice. Finale affidato ad una crema catalana buona, ma che sarebbe stata migliore con una crosticina di zucchero più esile, seguita dal solito buon caffè realizzato con la moka.
Recensioni:
- Ambiente: Facevamo cenno alla rinfrescata generale che ha donato luminosità e ordine a un ambiente prima pittoresco ma piuttosto caotico. Lo spazio interno è modesto, per questo è fortemente consigliata la prenotazione. Quando la stagione non è troppo rigida viene in soccorso la pedana esterna in grado di ospitare alcuni tavolini protetti da ombrelloni e riscaldati da funghetti a gas, se necessario.
- Servizio: All’insegna dell’informalità, risulta cortese e preciso, con la brava proprietaria che dispensa sorrisi non di facciata.
- Cantina: Qui c’è da migliorare. La carta è limitata e non particolarmente ricercata, con l’ulteriore difetto di non riportare l’indicazione dell’annata. In positivo segnaliamo l’offerta in mescita scritta su una lavagnetta e i ricarichi corretti.
- Olio: Su richiesta è stata portata in tavola una bottiglia a norma di uno olio EVO del Sud Pontino, monovarietale Itrana.
- Glutine:
Consigliato: 1