Consorzio

Indirizzo: Via Monte di Pietà, 23, Torino, Piemonte

Telefono: 011/2767661

Sito Web: www.ristoranteconsorzio.it

Dettagli del ristorante:

  • Tipologia: tradizionale
  • Voto: 7.75
  • Prezzo: menù 45€, antipasti 12/22€, primi 18€, secondi 16/22€, dolci 10/12€
  • Chiuso: Domenica e Lunedì
  • Tavoli all’aperto:
  • Orario di apertura:

Offerte: Questo ristorante, situato nel cuore del Quadrilatero Romano, è uno dei punti di riferimento a Torino per chi vuole mangiare tipico. Il menù è composto da un percorso degustazione al costo di 45 euro e una scelta alla carta più ardita che, in molte delle proposte, fa del quinto quarto materia per piatti contemporanei. Il menù tradizionale è immutato negli anni, tanto che il posto è molto frequentato da turisti che con esso sperimentano un percorso piemontese ben eseguito. Immancabilmente si inizia dalla carne cruda battuta al coltello, di ottima qualità e giustamente poco condita con un filo d’olio e qualche grano di sale, mentre l’altro antipasto del menù è il piatto più divertente: un uovo croccante su letto di bietole con fonduta e pancetta, con il tuorlo che al taglio si fonde sulla verdura e, insieme alla pancetta crunchy, rende il boccone interessante. Tra i primi non possono mancare gli agnolotti gobbi conditi con il burro, invero poco gobbi per l’esigua quantità di ripieno, ma dal buon sapore, mentre tra i secondi abbiamo assaggiato il morbidissimo brasato di fassona al vino rosso ruchè, accompagnato da una quenelle di carota. La panna cotta che ha chiuso il percorso era giustamente “traballante” come consistenza ed era accompagnata da gel di chinato, chinotto e torrone, ciascuno in una minuscola goccia. Dalla carta, invece, abbiamo scelto l’antipasto di midollo di bue, baccalà, bietole e bagnetto verde e dei ravioli di finanziera belli e perfettamente chiusi, oltre all’ottimo pan brioche caramellato con gelato al fieno. Ben estratto il caffè, servito con un piccolo cannolo allo zabaione.

Recensioni:

  • Ambiente: L’arredo è caratterizzato da elementi di vario genere, come l’effetto rustico delle pareti dai colori caldi della terra, le stampe pop, il pavimento che ricorda le piazze di ciottoli, le tovaglie a righe ma di una bella stoffa e luci d’effetto sui tavoli; difficile da definire nel suo complesso, ma ciò che conta è il risultato, armonioso e glamour.
  • Servizio: Attento e professionale ma con qualche sbavatura, come il tono di voce alto di un membro dello staff nel conversare con alcuni commensali e un’attesa di troppo nel farci pagare il conto.
  • Cantina: La carta dei vini è estesa, ricercata, con proposte non banali e con una buona presenza di vini naturali. Le etichette sono principalmente italiane e francesi, divise per regione. Sulla lavagnetta appesa in sala sono riportate una decina di proposte al calice.
  • Olio: Insieme alla carne cruda è stata portata al tavolo una bottiglia a norma di olio EVO biologico laziale, blend di Moraiolo, Canino e Frantoio.
  • Glutine:

Consigliato: 1