Bottega Tredici

Indirizzo: Via dei Falegnami, 14, Roma, Lazio

Telefono: 06/92118504

Sito Web: www.bottegatredici.it

Dettagli del ristorante:

  • Tipologia: tradizionale con spunti creativi
  • Voto: 7.25
  • Prezzo: menù degustazione 48/65€; antipasti 14/20€, primi 14/20€, secondi 24/27€, dolci 9/12€
  • Chiuso: mai
  • Tavoli all’aperto: no
  • Orario di apertura:

Offerte: Questo bel locale si conferma come una delle poche oasi di qualità in una zona infestata da trappole per turisti. L’impostazione è quella di una moderna trattoria legata alla tradizione, ma innestata con intelligenti spunti creativi e una particolare attenzione alla cucina romana. Il modo migliore e più conveniente di apprezzare la proposta è forse quello di optare per uno dei due menù degustazione, come quello da 6 portate a scelta dello chef a cui ci siamo affidati noi, iniziando con un buon calice di vino rifermentato laziale offerto come aperitivo accompagnato da sfiziosi appetizer. A seguire, una ottima tartare di manzo toscano con rucola, champignon all’agro, maionese al pepe e brodo dashi, caratterizzata da un riuscito equilibrio tra la dolcezza della carne, la nota piacevolmente terrosa dei funghi e la sapidità del dashi. Meno convincente la melanzana arrosto ripiena di pesto trapanese e pomodoro, pistacchi tostati, salsa di aglio, basilico e finocchietto, un piatto nel complesso gradevole ma un po’ pasticciato, con eccesso di condimento al pesto. Passando ai primi, molto buone le linguine con salsa aglio e olio, cozze, julienne di seppia, crumble di pane e salsa alla ’nduja, un piatto saporito, con la nota piccante che dava intensità senza prevaricare. Riuscita rivisitazione della Norma i cappellacci ripieni di ricotta affumicata, melanzane al forno, spuma di datterini, crumble di pane tostato e basilico, anche questi dal sapore intenso e dalla spiccata e piacevole nota sapida. Tra i secondi abbiamo assaggiato una delicata e intelligente reinterpretazione del pollo con i peperoni, curata anche dal punto di vista estetico: nella pratica era un piatto a base di petto e cosce di pollo alla brace con peperoni alla brace, patate al pollo arrosto e salsa alla diavola. Ben fatti pure i dolci, a partire da un piacevolissimo pre dessert a base di sorbetto ai frutti rossi con lampone e crumble di cioccolato. Molto interessante, poi, il riuscitissimo “dolce non dolce” a base di crema Chantilly al pane, biscotto al pane, albicocche sciroppate con il loro succo, olio extravergine di oliva e polvere di limone dell’Oman. Buona anche la piccola pasticceria e di corretta estrazione il caffè.

Recensioni:

  • Ambiente: Situato al piano terra di un palazzo storico del Ghetto, il locale è composto da ambienti suggestivi e dal sapore antico, con arredi di rustica eleganza, alti soffitti con le travi in legno, boiserie a metà parete e bellissimi pavimenti a scacchi gialli e marroni.
  • Servizio: Cordiale e professionale.
  • Cantina: Non amplissima ma curata e ricercata, composta quasi completamente da vini naturali di produttori di nicchia, con ricarichi medi. Disponibili anche opzioni al calice e degustazioni di 3, 5 o 7 calici, scelti dal competente sommelier in abbinamento ai piatti.
  • Olio: Su richiesta ci è stato versato, direttamente dalla bottiglia a norma in un piattino, un olio EVO pugliese, monovarietale Ogliarola.
  • Glutine:

Consigliato: