Avanvera
Indirizzo: Via Luigi Tosti, 33, Roma, Lazio
Telefono: 06/45596021
Sito Web: www.avanveraroma.it
Dettagli del ristorante:
- Tipologia: enoteca con cucina
- Voto: 3
- Prezzo: piatti 7/18€, calice di vino 5/7€
- Chiuso: Domenica
- Tavoli all’aperto: sì
- Orario di apertura:
Offerte: Questo locale incarna il concetto di enoteca moderna presentandosi esplicitamente come un progetto culturale prima ancora che enogastronomico, già a partire dal nome che evoca una “polibibita” di futuristica memoria, ma anche un modo di dire che esprime il concetto di andare a casaccio, al di fuori di schemi precostituiti. E infatti la proposta si incentra su vini di nicchia di piccoli produttori, preferibilmente a fermentazione spontanea, senza aggiunta di lieviti selezionati e con l’aggiunta di limitate quantità di solforosa. La carta è, pertanto, certamente il punto di forza del locale, con quasi 200 etichette provenienti anche dall’estero, con molta Francia, a prezzi mediamente non proprio economici. Noi abbiamo iniziato con uno Zibibbo siciliano secco e un Nero d’Avola, prodotti da una cantina pressoché sconosciuta, entrambi piacevoli, proseguendo con un blend toscano di Cabernet Sauvignon, Sangiovese e Colorino, dalle spiccate e forse eccessive note acide. Vini da accompagnare a una quindicina di piatti “sbarazzini”, fuori dagli schemi (ad esempio non c’è la pasta), alcuni dei quali influenzati da suggestioni internazionali, adatti sia per la cena sia per l’aperitivo. Ma è proprio sul fronte cibo che dobbiamo esprimere alcune perplessità, poiché all’assaggio i piatti scelti non ci hanno convinti del tutto, in ragione innanzitutto dell’estrema semplicità di esecuzione e di porzioni ridotte a fronte di prezzi quasi da ristorante. Ma anche perché alcune preparazioni non ci sono sembrate equilibrate, ad esempio sbilanciate sui toni acidi, come nell’insalata di pomodori e pesche, o connotate da un gusto monocorde e insipido come nelle rape rosse con robiola e cipollotto. È andata un po’ meglio con la pur semplicissima frittata di zucchine con salsa di yogurt e aneto. In chiusura, piacevole anche il babà con la crema, accompagnato da un calice di ratafià abruzzese, seguito alla fine della cena da un assaggio di amaro prodotto localmente. In conclusione, un indirizzo certamente interessante, ma la cui proposta è a nostro parere da rivedere, soprattutto sul fronte cibo e per il rapporto qualità/prezzo.
Recensioni:
- Ambiente: Uno spazio piacevole e dinamico che richiama lo stile futurista, con prevalenza dei colori verde e bianco, come nel bellissimo pavimento vintage a quadri, nelle pareti, nelle mensole ricolme di bottiglie, nelle gambe dei tavoli di legno, nelle tovagliette. Il tutto impreziosito da ulteriori note di colore date da poster futuristi e dall’allegro disegno geometrico dell’arco. Disponibile anche una veranda coperta.
- Servizio: Gentile e alla mano, ma non sempre preciso.
- Cantina:
- Olio:
- Glutine:
Consigliato: