Autem

Indirizzo: Via Serviliano Lattuada, 2, Milano, Lombardia

Telefono: 351/2780368

Sito Web: www.autem-milano.com

Dettagli del ristorante:

  • Tipologia: ricercata
  • Voto: 8.5
  • Prezzo: menù degustazione: 100 e 130€; piatti 36/54€
  • Chiuso: Martedì; Mercoledì a pranzo
  • Tavoli all’aperto: no
  • Orario di apertura:

Offerte: Luca Natalini è lo chef e il patron di questo bellissimo ristorante situato a pochi passi da Porta Romana. La sua cucina creativa ed elegante, con abbinamenti sempre indovinati ed equilibrati, è supportata dal suo modo di fare simpatico e tranquillo che mette a proprio agio il cliente. Il menù cambia spesso e si basa su materie prime stagionali, nonché sulla spesa fatta al mercato, per questo motivo è scritto a mano ed è contenuto. Oltre la scelta à la carte ci sono due percorsi degustazione da 4 e da 6 portate, rispettivamente al costo di 100 e di 130 euro, a completa discrezione dello chef, salvo intolleranze, allergie e gusti del cliente che vengono sondati prima. Ottimo l’avvio con i piccoli appetizer gentilmente offerti – mini tacos con noci e composta di clementine, tartelletta con crema di latte e rosa di Gorizia (una varietà di radicchio) marinata all’aceto, macaron all’aria e barbabietola, brisè con un parfait al carciofo e gelatina al pomodoro, waffle con cipolla fondente e beurre blanc montato – e con il servizio del pane e dei grissini accompagnati da burro e olio EVO toscano. Il primo antipasto è stato lo scampo crudo di Viareggio con grano saraceno soffiato, salsa ai bruscandoli, aglio orsino e lamelle di asparago, un piatto dai piacevoli contrasti di consistenze e dal sapore fresco, così come si è dimostrata l’insalata di anguilla affumicata con legno di ciliegio e poi condita con un condimento simile nel procedimento alla colatura di alici, ma fatto con gli scarti del pesce. La pasta in bianco è uno dei piatti signature dello chef, presente in menù sin dal 2018, con questi spaghetti cotti in un decotto di alloro e poi mantecati in aceto, miele e vermouth alle prugne, per un sapore appagante ed equilibratissimo nelle sue componenti. Eccellenti anche gli spaghetti con gobbetti, limone e nero di seppia, con la nota agrumata che donava freschezza al tutto. Come ultima portata salata del percorso, la ricciola alla brace, scottata solo da una parte, si è rivelata una pietanza di grande soddisfazione, con la carne saporita e ben valorizzata dalla mousse di patata bolognese, dall’asparago di Altedo e dal gambero rosso di Oneglia che l’accompagnavano. Un originale sorbetto al limone con olio al dragoncello e caviale è stato il piacevole pre dessert che ha introdotto un dolce goloso – torta al cioccolato modicano, nocciola piemontese e sale – in cui ci aspettavamo una maggiore presenza della nota sapida in modo tale da rendere meno monocorde il sapore complessivo. Sottoestratto e con crema evanescente il caffè, un’arabica 100% Brasile, scelto da una piccola carta dei caffè provenienti da una piccola torrefazione di Pistoia.

Recensioni:

  • Ambiente: La bella cucina a vista è lo spazio che immediatamente salta all’occhio entrando nel locale, con alcuni tavoli posti di fronte, quasi come se fosse un palcoscenico. A seguire ci sono altre due salette arredate come degli eleganti angoli di casa, con un comodo divano in quella chiamata “salottino” e con un unico tavolo ampio in quella che, invece, è adatta a cene intime e riservate.
  • Servizio: Professionale, cortese e simpatico.
  • Cantina: La carta dei vini è disponibile su tablet e comprende sia quelli convenzionali che i naturali, con molta Francia rispetto alle presenze italiane, che non sono rappresentative di tutte le regioni; alti i ricarichi. Per bere al calice si può scegliere un’etichetta dalla sezione iniziale, che prevede anche dei vini gestiti con il sistema Coravin.
  • Olio: Di default, insieme al pane e ai grissini, viene servito dell’olio EVO toscano, più precisamente della zona di Pistoia, monovarietale Leccino, versato in un piattino dalla bottiglia a norma.
  • Glutine:

Consigliato: 1