Alvaro Ristorante

Indirizzo: Via Castelnuovo di Porto, 4, Roma, Lazio

Telefono: 06/95582995

Sito Web: www.alvaroristorante.com

Dettagli del ristorante:

  • Tipologia: tradizionale
  • Voto: 6.75
  • Prezzo: antipasti 6/18€, primi 11/15€, secondi 12/20€, dolci 5€
  • Chiuso: Lunedì. A pranzo tranne Sabato e Domenica
  • Tavoli all’aperto:
  • Orario di apertura:

Offerte: Aperto nella primavera di quest’anno al posto di un’insegna già censita in guida da cui ha ereditato il bell’ambiente, Alvaro entra in guida con un buon voto grazie ad una cucina basata su buone materie prime ben lavorate, anche se alcuni accostamenti ci sono sembrati velleitari. La nostra esperienza è cominciata con un ricco tagliere di salumi e formaggi, in cui abbiamo particolarmente apprezzato la coppa e la mortadella di cinghiale, a cui abbiamo affiancato delle alici panate e fritte (qualche secondo di troppo) asciutte e croccanti servite con una ciotolina di crema di pecorino in un abbinamento che non abbiamo capito, tanto che abbiamo mangiato separatamente, con gusto, alici e crema. Stesso discorso per la buona mozzarella in carrozza realizzata in modo filologicamente corretto, ma affiancata ad una zuppetta di pomodori datterini con l’intento, presumibile, di dare freschezza ad un piatto in cui non è necessaria. Saporite e ben eseguite le fettuccine (tutta la pasta è preparata in casa) con ragù bianco di cortile, olive taggiasche e scorza d’arancia, peraltro servite in porzione decisamente generosa, a cui sono seguite le costolette d’agnello alla scottadito e la tagliata di manzo al rosmarino e cristalli di sale affumicato, due secondi rassicuranti nella loro semplicità e cotti a dovere. Goloso, senza cedere ad eccessive note dolci, il dessert, una frolla alle mandorle con adagiata sopra ricotta lavorata e visciole, seguito da un caffè ben estratto ma carente di complessità.

Recensioni:

  • Ambiente: A due passi dalla movida di Ponte Milvio e al tempo stesso incredibilmente tranquillo nella traversa seminascosta che lo ospita, il ristorante è annunciato da uno spazio all’aperto dotato di parziale copertura, da cui si accede ad un interno molto bello, con sulla sinistra il lungo bancone del cocktail bar e sulla sinistra tavoli ben distanziati e lasciati nudi (peccato per i tovaglioli in tessuto non tessuto). Il mood è piacevolmente moderno e rilassante anche grazie alla bella musica di sottofondo.
  • Servizio: Cortese e molto disponibile, oltre che preciso nei tempi.
  • Cantina: “Per veri amanti della buona cucina e del buon bere” la dichiarazione di intenti riportata nelle tovagliette di carta. Beh, se sul primo aspetto siamo sostanzialmente d’accordo, sul secondo di strada ce n’è tanta da fare. La carta è estremamente ridotta, circa 30 etichette in tutto senza indicazione dell’annata, e denota scarsa competenza nella scelta per la presenza di opzioni note e scontate. I ricarichi sono corretti e la proposta al calice riportata su delle lavagnette in alcuni casi senza indicazione del produttore. Disponibili i classici cocktail che ci ripromettiamo di assaggiare in un’altra occasione.
  • Olio: Su richiesta viene portata in tavola una bottiglia a norma di un olio EVO della provincia di Latina, blend di Itrana, Moraiolo e Leccino.
  • Glutine:

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