Acciuga

Indirizzo: Via Vodice, 25/A-B, Roma, Lazio

Telefono: 06/3723395

Sito Web: www.acciugaroma.it

Dettagli del ristorante:

  • Tipologia: principalmente pesce
  • Voto: 7.25
  • Prezzo: antipasti 22/35€, primi 24€, secondi 35/40€, menù degustazione 80/100€
  • Chiuso: Domenica; Lunedì a pranzo
  • Tavoli all’aperto:
  • Orario di apertura:

Offerte: Acciuga anche quest’anno si conferma come uno dei più interessanti ristoranti di pesce della città, la cui proposta è incentrata su un numero ridotto di piatti che variano secondo mercato e con una particolare attenzione alla stagionalità e al pesce povero. Lo stile di cucina si basa su preparazioni semplici e non molto elaborate, tali da esaltare la qualità della materia prima, che si esprime soprattutto nei secondi piatti e negli antipasti “del mercato” divisi in quattro tipologie: il crudo, lo scottato, i crostacei, i “tre crudi di Federico”. Dopo alcuni piacevoli appetizer (crocchetta di patate al pimenton, pasta di mandorla alla marinara, sfera allo spritz), abbiamo iniziato con i tre crudi, tutti molto convincenti: tonno alletterato con pomodoro, caprino e dragoncello; calamaro crudo con crema di cacao e olive, friggitelli e fagiolini; gamberi con spaccasassi e pere; a seguire, meno incisivo il rotolo di piada farcito con acciuga marinata e mozzarella di bufala. I secondi sono suddivisi in pescato di paranza a scottadito o fritto, il pescato del giorno e il brodetto alla fanese (che richiede 20/30 minuti di attesa ed è un retaggio delle origini marchigiane dello chef): noi abbiamo provato lo scottadito di cozze, acciughe e totani, molto saporiti e dalla cottura perfetta. A seguire una piacevole orata al vapore con salsa di senape e pesca spadellata. Il primo, normalmente, viene servito a conclusione del percorso salato e nel nostro caso si è trattato degli spaghetti al nero con quinto quarto di seppie e cacio e pepe, una rivisitazione della tradizione romanesca in salsa marinara a dire il vero non troppo convincente, risultando infatti pesante. In chiusura un fresco cremoso al limone con genziana, seguito da un caffè di discreta estrazione ma con note eccessive di tostatura e carente di aroma.

Recensioni:

  • Ambiente: Arredi in stile contemporaneo, con la cucina a vista e tavoli non apparecchiati. Nella bella stagione è possibile mangiare anche all’aperto.
  • Servizio: Cordiale ma eccessivamente lento, con attese lunghe soprattutto dopo gli antipasti.
  • Cantina: Molto ridotta, poco più di 20 valide etichette con prevalenza di Marche e Francia, proposte con ricarichi non lievi.
  • Olio: Su richiesta viene portata in tavola una bottiglia a norma di olio EVO della Tuscia, blend con prevalenza di olive varietà Itrana.
  • Glutine:

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