Vigna Roma

Voto: 6 su 10

OFFERTA

Ingresso in guida per questa trattoria situata in un angolo di Roma relativamente tranquillo rispetto alle folle di turisti che si accalcano a poche decine di metri. La proposta è di stampo tradizionale, con un menù corto incentrato soprattutto sui primi piatti, con esiti, a nostro avviso, non proprio convincenti. Tra i soli tre antipasti disponibili abbiamo optato per la classica parmigiana di melanzane, che si è rivelata appena discreta al palato ed esteticamente non il massimo, con gli ingredienti quasi scomposti. Passando ai primi, abbiamo optato per la carbonara, di buona esecuzione, e per le trofie con porro, mandorle e pecorino, un piatto purtroppo pesante e pasticciato, eccessivamente sapido e letteralmente immerso in un fastidioso fondo acquoso. A seguire delle semplici polpette in bianco e un tiramisù dalla resa estetica alquanto discutibile ma dal sapore valido, con un convincente e intenso sapore di caffè, seguito da un espresso gagliardo di scuola romana, di buona estrazione ma con note di tostatura eccessive.

AMBIENTE

L’arredo richiama quello in voga negli anni ’80, con pavimento in marmo a disegni irregolari, tavoli e sedie di legno di stile eterogeneo, un grande specchio, lavagna appena fuori dal locale con l’indicazione dei piatti e, soprattutto, un massiccio bancone-bar con sgabelli, dove sembra siano stati girati i mitici e ancora insuperati spot con il simpaticissimo gorilla borgataro che ordina “Dino, damme un Crodino”.

SERVIZIO

Lentissimo, con personale poco preparato e poco empatico.

CANTINA

La carta dei vini è limitata e non particolarmente originale; ricarichi medi.

OLIO

Su richiesta viene portata in tavola una bottiglia a norma di olio EVO molisano, blend di Aurina, Paesana bianca e Paesana nera.

CHIUSURA
Domenica