Si conferma un buon indirizzo cittadino dove assaggiare piatti tradizionali, cucinati senza fronzoli da chi da anni si occupa di gastronomia. Il marchio, infatti, deriva da una storica insegna torinese che oggi lavora prevalentemente nel mondo catering, con due punti vendita dove poter consumare colazioni, pranzi e, in alcuni giorni della settimana e solo nel bistrot di San Salvario, anche aperitivi e cene. Ogni giorno vengono proposti due piatti per la formula pranzo a 15 euro (compreso il caffè), oppure si possono scegliere dalla carta antipasti, primi, secondi, burger (anche vegetariani) e dolci. Per la nostra pausa lunch abbiamo ordinato il piatto degustazione di antipasti piemontesi, che prevede un’insalata russa dal sapore casalingo, con verdure di buona consistenza, un’ottima carne cruda marinata, servita con la robiola d’Alba, e il vitello tonnato con la carne leggermente asciutta, letteralmente coperta da una salsa tonnata ricca di maionese che risulta eccessiva. Delicate e gustose al tempo stesso le crêpes ripiene di ricotta con i carciofi, dal gratin croccante, e delle morbidissime polpettine di carne di vitello in umido al profumo di rosmarino accompagnate da patate al forno.
Veloce, sorridente e piacevole.
Il locale ha uno stile semplice e funzionale, con un piccolo angolo bar con cucina a vista, reso accogliente dalla grande parete di fotografie di coloro che hanno fatto parte dell’impresa sociale che affianca il progetto Vastè, mirata all’inclusione lavorativa di soggetti fragili.
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