Silos

Passo in avanti per questo locale situato nel cuore del quartiere di Santa Giulia, che propone una cucina sincera influenzata dalle origini sarde dello chef e parte della brigata, trasformandosi in creativa in alcuni piatti e mantenendo fede ai sapori autentici. Per la nostra cena abbiamo iniziato con due antipasti: il primo, un fuori carta, era un trancio di rana pescatrice avvolto nel crudo di Parma, accompagnato da salsa fredda di pomodorini datterino e pesche, che ci ha letteralmente conquistati sia per la cottura del pesce, perfetta, che per il sapiente equilibrio tra dolcezza e acidità della salsa; il secondo, un polpo arrostito con pappa al pomodoro, stracciatella e limone candito non è stato da meno, con il mollusco cotto a puntino e una deliziosa pappa al pomodoro bilanciata dalla dolcezza della stracciatella e dall’aroma del limone. A seguire ci siamo lasciati tentare da due tipici primi della tradizione sarda: colurgiones con pecorino, pomodoro e basilico e le foglie di menta che aromatizzavano il ripieno e la fregula bio di Nuoro con ragù di polpo e bieta in zimino, perfetta sia nella presentazione che nel sapore intenso di mare. Abbiamo concluso il pasto con una crème brûlée dalla crosticina perfetta e una crema setosa e profumata di vaniglia e limone, seguita da un caffè correttamente estratto e dal buon aroma.