Cucina ligure a Torino, fra (molti) alti e qualche basso. Consigliato, senza ombra di dubbio, per la focaccia al formaggio che è strepitosa e quasi introvabile in città, con i due strati di pasta sottilissimi ad accogliere il formaggio che fuoriesce qui e lì, proprio come deve essere. Ideale anche per aperitivo, una porzione di focaccia con un calice o un drink ligure fra quelli proposti, ci pare un’ottima idea. Consigliato allo stesso modo per i primi piatti fatti in casa, come i ravioli “cu tuccu” di carne, ovvero conditi con un sugo di pomodoro arricchito da pezzi interi di carne bovina, ben cotti e saporiti. Meno soddisfacenti ma comunque ben eseguiti gli antipasti, fra cui abbiamo assaggiato le olive ripiene di cozze e acciughe e le alici fritte. Tra i secondi abbiamo scelto il trancio di ricciola alla ligure con patate (poco cotte), pinoli, olive e prezzemolo e un coniglio alla ligure dal quale ci aspettavamo maggiore carattere. Ha chiuso il pasto una buona e particolare panna cotta al pinolo, con cacao, olio EVO e gel al basilico. Sul fronte del bere ci sono 2 birre di un piccolo birrificio della provincia di Savona e dei drink preparati con gin taggiasco o corochinato; le opzioni di vini al calice vanno chieste direttamente al personale.
Cortese e attento. Per un imprevisto in cucina i tempi per la focaccia si sono dilatati e abbiamo apprezzato molto l’attenzione e le scuse del personale che nell’attesa ci ha offerto gli antipasti, perché un disguido può capitare e la differenza è nel saper rimediare.
Locale semplice e sobrio dalle pareti molto chiare, essenziale nel suo stile.
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