Conferma di voto per questo ristorante di Franco e Gastone Pierini, che hanno assegnato i fornelli nelle mani di Andrea Pasqualucci, uno chef che propone una cucina di stampo tradizionale sapientemente rivisitata in chiave creativa. Oltre alla scelta à la carte, il menù contempla due percorsi degustazione al prezzo di 110 e di 150 euro, con il primo che comprende i piatti signature dello chef e il secondo più improntato alla creatività. Dopo un calice di bollicine accompagnato da piccoli appetizer – tartare di manzo, baccalà mantecato, crackers di semi vari con burro salato alle erbe e pezzetti di anguilla affumicata e sandwich di crackers integrali farcito con crema di pecorino e confettura di fichi – abbiamo assaggiato le sfiziose tagliatelle di seppie alla puttanesca e le animelle alla diavola condite con prugne e aglio novello, il cui sapore deciso è stato mitigato dall’agrodolce della purea di prugne e dall’aglio arrostito. Tra i piatti cult dello chef abbiamo assaggiato il risotto alla camomilla mantecato con miele e condito da pezzetti di anguilla affumicata e origano, in cui tutti gli ingredienti erano ben amalgamati e bilanciati, per un gusto complessivo che spazia tra la dolcezza della camomilla e la sapidità dell’anguilla. Ben fatti anche i corallini in zuppa di pesce crudo e cotto all’ischitana, in cui i tubetti erano conditi da un voluttuoso sugo rosso e contornati da piccoli pezzetti di pesce. Saporito il polpo arrosto accompagnato da una varietà di pomodorini verdi, rossi e gialli, con ciuffi di maionese preparata con l’acqua di cottura del polpo stesso e dragoncello, adagiato su un letto di salsa di pomodoro secco. Un sorbetto alle visciole su crema di yogurt e polvere di bergamotto ha preceduto i dessert, entrambi deliziosi: un flan al cioccolato fondente, rabarbaro e sorbetto di lamponi e il cake di polenta con crema Chantilly alla vaniglia e salsa di pesca con nocciole tostate in superficie. In chiusura un caffè ben estratto e dall’aroma persistente accompagnato da piccola pasticceria.
Cordiale e disponibile, pronto a soddisfare le richieste della clientela.
Insieme al pane viene servito un olio EVO siciliano, monovarietale Nocellara del Belice, versato in un piattino direttamente dalla bottiglia a norma.
La carta dei vini comprende un buon numero di etichette sia nazionali che straniere, prevalentemente di nomi noti, affiancati però anche da un buon numero di cantine di nicchia. Ricarichi alti, sia per le bottiglie che per i calici alla mescita.
Suddiviso su due piani, ha la sala del ristorante al piano superiore, dove un arredo moderno dallo stile minimalista accoglie la clientela. Con la bella stagione è possibile mangiare anche nel dehors.
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