Iodio

Si conferma un buon indirizzo questo ristorante di Centocelle che propone esclusivamente una cucina di pesce, così come si può ben intuire dal nome. Il menù racconta una serie di piatti tradizionali con qualche interessante spunto creativo, rispettando sempre la delicata materia prima che segue l’andamento della stagione. Oltre ai piatti scritti c’è sempre qualche fuori menù che viene elencato a voce prima dell’ordine, insieme a un percorso degustazione di 7 portate a 60 euro. Dopo un semplice gambero cotto al vapore su maionese leggermente piccante, abbiamo assaggiato lo sfizioso tortino di alici in saor con verza, noci, uvetta e porro, in cui il pesce, prima fritto, veniva arricchito da questi altri ingredienti senza risultarne prevaricato. Molto buoni i pici all’aglione con dadolata di triglia, dove la leggera piccantezza del rinomato condimento non andava a coprire il pesce, bensì ad esaltarlo. Ben fatto il baccalà alla siciliana, con pomodorini, olive e capperi, un trancio generoso della giusta sapidità, servito su una dadolata di pane croccante che, a nostro avviso, non aggiungeva nulla al piatto. Nome sbagliato per il dessert che viene erroneamente presentato come un soufflé mentre in realtà è un semplice tortino al cioccolato, peraltro poco riuscito in quanto ammassato e poco cotto. Ben estratto il caffè ma non particolarmente aromatico.