Questa giovane insegna di Frascati propone una cucina ben pensata ed eseguita (non sempre esente da piccole sbavature), con spunti creativi che ne fanno un nuovo punto di riferimento ai Castelli Romani. L’avvio della nostra cena è stato altalenante, con il tortino di zucchine, mozzarella e mandorle privo di mordente e i fegatini ben cotti e accompagnati da un fragrante pan brioche abbrustolito e fichi. Ottimo il risone, una tipologia di pasta di grano duro simile al riso nella forma, ben mantecato con blu di jersey, yuzu e finocchietto a dare freschezza e aromaticità. Tra i secondi abbiamo scelto il maiale glassato dalla carne tenera e succosa, accompagnato da prugne e cetrioli crudi (serviti in altri piattini), di cui francamente non abbiamo capito il senso. In chiusura, buona la torta che aveva il cacao nell’impasto e nella ganache di copertura, con l’uva fragola a contrasto e la panna montata come accompagnamento. Purtroppo il caffè non era disponibile in occasione della nostra visita.
Cortese e molto preparato. Disponibile nel guidare nella scelta dei vini.
Alla nostra richiesta di assaggiare l’olio, ci è stato gentilmente risposto che, in attesa di un nuovo scarico dal produttore, non sarebbe stato corretto nei nostri confronti servire un olio qualitativamente non più adeguato.
Frutto di una buona ricerca e incentrata su piccoli e piccolissimi produttori del mondo bio natur, la carta è tuttavia priva di indicazioni che potrebbero aiutare nella scelta (annate, regioni, cantine produttrici). I ricarichi sono corretti.
Il locale si articola in due sale arredate in modo semplice ma accogliente, a cui si aggiunge un piccolo dehors fruibile durante la bella stagione.
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