Dazio Roma

Dazio si trova nel punto in cui storicamente era posizionato l’obbligato passaggio per entrare in città e per il quale, per l’appunto, si pagava dazio. Oggi si trova all’altezza del GRA ed è una pizzeria di ispirazione partenopea che si è fatta subito notare per la buona qualità delle materie prime e per un impasto che riposa diverse ore ma che, a nostro avviso, non è digeribile. All’assaggio non delude, tanto da risultare gustoso, con il cornicione elastico ma umido e qualche vistosa bruciatura. Abbiamo aperto la nostra visita con i classici fritti, tutti eseguiti alla perfezione, asciutti e croccanti, come l’ottima versione del supplì classico con pomodoro San Marzano, parmigiano reggiano e un filante fior di latte. Decisamente apprezzata la crocchetta di patate con un ottimo prosciutto cotto e una persistente provola affumicata come anche la frittatina al cubo a base di ditalini rigati, una versione decisamente ricca con besciamella, cheddar, ragù di manzo e maiale e con un top di pomodorini confit, gel di cipolla e crema al cheddar. Tra le pizze abbiamo optato per la gustosa margherita twist con pomodoro San Marzano, pesto senza aglio, stracciatella e addolcita da datterino rosso e giallo confit. Discreta la porcini e ciauscolo con fiordilatte, parmigiano e rosmarino fritto, nella quale però il salume aveva perso la sua rinomata consistenza per l’eccessiva cottura che ne esaltava, di contro, la sapidità. Ben fatta la crostino con prosciutto cotto e rosmarino fritto. Gradevole, in chiusura, il dessert “mou 2.0”, una mousse alla nocciola con salsa al caramello salato e croccante al cacao.