Da Zero

Con le sue due sedi torinesi, milanesi e quella di Firenze, questa pizzeria di Vallo della Lucania (dove c’è la sede storica) di strada ne ha fatta. Oltre a fare un’ottima pizza, dall’impasto fragrante e ben lievitato, l’intento è anche quello di promuovere i prodotti di eccellenza del territorio cilentano, in primis l’olio EVO. L’offerta, che si concentra principalmente sulla pizza normale o fritta, spazia anche su pochi altri piatti, tra i quali gli imperdibili sfizi, tutti preparati con ingredienti di qualità, provenienti da aziende agricole e da presidi Slow Food, alcuni dei quali disponibili per l’acquisto in loco. Per iniziare abbiamo scelto, tra gli sfizi, il crocchè di patate, un vero inno al fritto ben fatto, uno scrigno croccante, non unto, che racchiude l’impasto caldo e morbido, dai sapori ben bilanciati, sormontato da stracciatella, prosciutto cotto e zucchine croccanti a renderlo ancora più appetitoso. Tra le pizze abbiamo assaggiato un tris di pizze fritte, condite con sugo cilentano, cacioricotta di capra e basilico, con friarielli e alici di Menaica e con crema di cipolla di Votalla, cacioricotta di capra e basilico. Le aspettative alte, dopo il crocchè, sono state pienamente soddisfatte: l’impasto, con l’alveolatura ben sviluppata, era fritto alla perfezione e ha esaltato gli ingredienti semplici ma di alta qualità che lo accompagnavano. Abbiamo poi proseguito con una pizza tonno, fiordilatte, crema di cipolle di Votalla, filetti di tonno, olive ammaccate del Cilento e basilico, in cui l’impasto, classico napoletano con cornicione alto e ben alveolato, risultava leggermente sottile in alcuni punti al centro per sostenere il peso degli ingredienti, distribuiti generosamente e con una disposizione equilibrata in tutte le fette di pizza.