InFucina
Indirizzo: Via dei Salentini, 6/12, Roma, Lazio
Telefono: 06/88791819
Dettagli del ristorante:
- Tipologia: pizzeria
- Voto: 3.5
- Prezzo: antipasti 3/12€, montanare 6€, sfere di riso 3/5€, pizze 6/18€, dolci 6€
- Chiuso: Domenica; tutti i giorni a pranzo
- Tavoli all’aperto: no
- Orario di apertura:
Offerte: Ritorna in guida, dopo alcuni anni dalla chiusura della precedente sede, una delle pizzerie che ha fatto scuola a Roma e non solo: InFucina di quell’Edoardo Papa che ha contribuito a rendere “gourmet” uno dei piatti più iconici al mondo. La nuova location è a San Lorenzo, in una zona tranquilla del famoso quartiere studentesco, lontana dalla (mala) movida che occupa la piazza centrale e le vie limitrofe. Il focus è sempre sulla pizza, anche se nel menù ci sono pure dei piatti di pasta sia di tradizione romanesca che di altro genere, con il pescato locale a prevalere sulla carne. Tra gli antipasti che prevedono fritti e non solo, abbiamo scelto la sfera di riso con Gorgonzola e gelatina di limoni per iniziare, che non ci ha convinti del tutto: il riso (Carnaroli) era slegato e tendeva a rompersi in più pezzi, ma il difetto più grande, a nostro avviso, era l’abbinamento con la gelatina di limoni (più simile a una confettura molto concentrata dal colore scuro) che copriva completamente gli altri sapori, lasciano un retrogusto amarognolo che non esaltava minimamente l’erborinato. La stessa gelatina di limoni l’abbiamo trovata sul dolce: una panna cotta decisamente mal riuscita, dal sapore molto neutro che non richiamava neanche quello del latte e della vaniglia, obnubilato dalla suddetta marmellata e da un crumble di pistacchi. Sulle pizze per fortuna non abbiamo riscontrato problemi, con un impasto realizzato con farine provenienti da grani antichi coltivati in Italia e una lievitazione lenta, per un risultato finale che è leggero e fragrante. L’abbiamo assaggiato nella versione “Sua Maestà al Rum”, ovvero una margherita con i pomodorini spadellati nel rum (quasi impercettibile), e in quella “omaggio a Napoli”, con alici fresche marinate, scarola appassita, pomodorini, uvetta passa, mandorle e ricotta.
Recensioni:
- Ambiente: Il forno a legna con la cucina è sulla sinistra entrando, mentre nel resto della sala si trovano i tavoli nudi con tovaglioli di stoffa e bicchieri giusti per il vino. L’impronta è moderna e accogliente.
- Servizio: Cortese ma un po’ in affanno quando la sala è piena.
- Cantina: La lista delle bevande contiene pochi vini che rappresentano solo alcune regioni italiane, con due bollicine disponibili anche al calice. In alternativa ci sono birre artigianali, sia alla spina che in bottiglia, di due birrifici, uno laziale e l’altro abruzzese. Ricarichi medi.
- Olio:
- Glutine:
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