Dao Restaurant
Indirizzo: Viale Jonio, 328/330, Roma, Lazio
Telefono: 06/87197573
Sito Web: www.daorestaurant.it
Dettagli del ristorante:
- Tipologia: cinese
- Voto: 6.75
- Prezzo: menù degustazione 50€, sfizi e delizie 4/12€, ravioli 9/12€, riso e zuppe 10/12€, pesce e carne 15/25€, dolci 8/9€
- Chiuso: Lunedì; Martedì a pranzo
- Tavoli all’aperto: no
- Orario di apertura:
Offerte: Aperto ormai da diversi anni in un quartiere periferico della Capitale, questo ristorante cinese si contraddistingue per la sua cucina ben lontana dai gusti standardizzati che molti altri posti propongono, anche se non è esente da qualche imperfezione. Il menù si apre con un percorso degustazione che, per 50 euro, propone 7 piatti compreso il dolce (obbligatorio minimo per 2 persone), per poi proseguire con la scelta à la carte tra jiaozi (ravioli), baozi (panini al vapore), sfizi vari, pietanze a base di riso, zuppe, pasta, secondi di carne e di pesce, verdure e dolci. Insomma, un’ampia gamma di piatti che accontenta tutti i gusti, anche i vegetariani e le persone che soffrono di intolleranza al glutine. Per la prova di quest’anno ci siamo affidati al menù degustazione che è iniziato con un raviolo in pasta di cristallo cotto al vapore e ripieno di asparagi, carote e tofu, dal sapore estremamente delicato che siamo riusciti a ravvivare intingendolo nella salsa di soia. Sfizioso il lingotto croccante al sesamo (una sorta di involtino) ripieno di gamberi e poi fritto, anche se la frittura non era particolarmente asciutta. Lo stesso problema, in misura più pesante, lo abbiamo riscontrato nella frittella di ostrica con farina di patate, erba cinese e zenzero, in cui l’untuosità della stessa non ci ha consentito di proseguire nell’assaggio, lasciando dopo ogni boccone una spiacevole sensazione di unto al palato. Buone le tagliatelle di patate dolci, la cui consistenza rimane naturalmente un po’ gommosa, condite con vongole, calamari e funghi enoki, a cui l’aggiunta di salsa di soia ha conferito una maggiore personalità e scivolosità. Gli Yu Mian sono spaghetti fatti con solo farina di pesce e attorcigliati come dei lughi fusilli, conditi con un battuto di verdure, sesamo e zenzero. Gustoso il San Bei Ji, il pollo (molto) piccante con zenzero, basilico e aglio, i cui pezzi di quest’ultimo si confondevano con quelli della carne rendendo alcuni bocconi sgradevoli. In chiusura un bon bon di riso glutinoso fritto ripieno di crema al sesamo nero in crosta di cocco, allappante e appiccicoso.
Recensioni:
- Ambiente: L’ampia sala è divisa in zone più o meno riservate, con tavoli ben distanziati, tovaglie chiare e runner scuri a contrasto. L’arredo è moderno e curato, lontano anni luce da quegli addobbi folkloristici che si vedono altrove.
- Servizio: Cortese e abbastanza celere.
- Cantina: La carta dei vini non è molto ampia, ma contiene delle etichette di nicchia e qualcuna appartenente al mondo bio natur. Ricarichi medi. Oltre al vino c’è la possibilità di accompagnare il pasto con una buona selezione di tè e birra cinese.
- Olio:
- Glutine:
Consigliato: