Osteria Fernanda

creativa

Voto: 7.25

Descrizione offerta

Osteria Fernanda è un indirizzo ormai storico della Capitale che continua a proporre un tipo di cucina originale e di ricerca a un prezzo accessibile a molti. Nel corso della nostra ultima visita, seppur piacevole da un punto di vista complessivo, abbiamo riscontrato alcune defaillance e una certa ripetitività nella concezione dei piatti. Il menù, ideato dallo chef Davide Del Duca, spazia senza timore tra carne, pesce e verdure di stagione ed è ricco di contaminazioni orientali nelle tecniche di cottura e nel sapiente utilizzo di ingredienti esotici, solitamente ben accostati a quelli della tradizione. Per avere un’ampia visione della sua cucina è meglio optare per uno dei menù degustazione disponibili (da 59€, 78€ e 100€), ma si si vuole avere più libertà di scelta, allora c’è sempre la possibilità di ordinare à la carte. Si parte bene con il pane fragrante accompagnato dal goloso burro salato della Normandia e con una serie di appetizer di benvenuto sempre gradevoli, come la mousse di fegatini con gel di mandarino che ormai è una firma dello chef, il bon bon di cioccolato bianco con arachidi e gel di crodino (che questa volta abbiamo trovato troppo virato sulle note amare dell’aperitivo), il fresco involtino di sedano rapa e la cialda croccante di broccoli con sgombro marinato. Il primo antipasto del nostro percorso degustazione era a base di funghi, miso e whisky, un piatto abbastanza riuscito nell’abbinamento dei sapori, meno nelle consistenze per via del mancato contrasto. Di influenze mediorientali l’agnello delicatamente affumicato e cotto alla perfezione, servito con una quenelle di crema di castagne, salsa alla birra scura e senape selvatica, gustoso ma che a nostro parere sarebbe stato più a suo agio tra i secondi che tra gli antipasti. A seguire, i ravioli ci hanno convinti per la consistenza della pasta e il rapporto tra sfoglia e ripieno a base di blu di Bagnoli, che è rimasto, tuttavia, il gusto prevaricante nel brodo di kombucha di bucce di erbe appena tiepido in cui sono stati serviti; più riuscito il risotto al cavolfiore con crudo di mazzancolle e lime dalla buona mantecatura ed equilibrio di sapori. Molto buona la triglia che era ben abbinata alla zucca, curry verde aromatico e alla nota acida del passion fruit, meno intrigante, seppur ben fatto, il manzo con mela cotogna, succo di pepe sancho e olio al carbone di erbe. Sul dolce abbiamo registrato la più grossa caduta della cena: il diplomatico non aveva nulla che ricordasse la celebre pastarella domenicale, era, piuttosto, un dolce scomposto e dal sapore abbastanza neutro, ulteriormente penalizzato da una cialda di zucchero gommosa impossibile da masticare. Per fortuna il caffè era profumato e correttamente estratto, accompagnato da una deliziosa piccola pasticceria.

Dettagli

FASCIA PREZZO
antipasti 19/24€, primi 20/24€, secondi 25/29€, dolci 13/16€
SERVIZIO

Lo staff è preparato e cortese, pronto ad indirizzare il cliente e ad accoglierne le richieste con gentilezza.

OLIO

Anche quest’anno dobbiamo constatare che la modalità di servizio dell’olio non è adeguata: su richiesta viene portato in tavola, direttamente servito in una ciotolina, un olio di cui non è possibile visionare la bottiglia. Peccato, perché l’ottimo pane fatto in casa è servito con tutti i riguardi e accompagnato da un invitante burro aromatizzato, quindi aggiungere anche del buon olio servito nel modo migliore sarebbe un ulteriore “plus”.

TIPOLOGIA
CANTINA

La lista dei vini è interessante e aggiornata con etichette mai banali e con ricarichi corretti, annovera referenze sia nazionali che non, con una buona scelta di vini bio.

TAVOLI ALL'APERTO
AMBIENTE

La sala si sviluppa su due livelli arredati con lineare eleganza sui toni chiari del legno a conferire un certo calore.

GLUTINE
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CHIUSURA
a pranzo, tranne Sabato e Domenica